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di Angelo Barraco
La coesione tra gli Stati gridata a gran voce da Putin sta prendendo corpo poiché Usa e Russia stanno negoziando una risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu con il fine di colpire le finanze l’Isis e contro chi commercia con lo Stato Islamico. A riportare la notizia è il New York Times. Il 17 dicembre sarà discussa la bozza in una riunione in cui saranno presenti i Ministri delle Finanze dei 15 membri del Consiglio. L’impegno per combattere l’Isis che sarà presentato alla riunione, sarà basato su un provvedimento approvato nel 1999 per colpire le finanze dell’allora leader di al Qaida Osama bin Laden. Nel mese di febbraio era stata approvata una misura analoga contro il califfo, ma la Russia detenendo il potere di veto ed essendo membro permanente del Consiglio di Sicurezza ha lamentato il fatto che viene continuamente violato. Vitaly Churkin, ambasciatore russo, ha riferito che Mosca vuole che nella nuova misura ci sia un provvedimento che richieda all’ufficio del segretario generale di denunciare chi viola i divieti. Ha inoltre riferito: “Abbiamo deciso di fare una bozza in comune per un giro di vite contro chi fa affari con l'Isis” aggiunge che tale misura “inasprirebbe la posizione della comunita' internazionale sulla nostra lotta ai terroristi”. Jacob Lew, segretario del Tesoro Usa riferisce: “Tagliare fuori l'Isis dal sistema finanziario internazionale e interrompere il suo finanziamento sono fondamentali per lottare efficacemente contro questo gruppo terroristico violento”.
In Gran Bretagna è allarme terrorismo, soprattutto dopo i raid contro l’Isis. Non si sa quando si potrebbero verificare gli attacchi ma l’allarme e la concretezza delle minacce è ststa riscontrata dall’intelligence europea e americana, poiché avrebbero raccolto informazioni concrete su attacchi terroristici. Tali informazioni riguarderebbero militanti dell’Isis in Siria e in Iraq che sarebbero stati esortati a tornare in Gran Bretagna per compiere degli attacchi come quelli di Parigi. Il riferimento alla strage di Parigi è stato trovato in diversi messaggi circolati in rete che ripetevano “Londra come Parigi”. Gli attacchi inglesi contro l’Isis in Siria hanno avuto inizio nelle ultime ore e sono stati colpiti sei obiettivi nell’est siriano al confine con l’Iraq, dove si trova il campo petrolifero di Omar che è definito dalle autorità inglesi come il campo che fornisce il 10% dei profitti che l’Isis ricava dal petrolio. Obama riferisce: “L'Isis è una minaccia globale che deve essere sconfitta con una risposta globale”, il presidente francese Francois Hollande ritiene che i raid sono “una nuova risposta all'appello alla solidarieta' degli europei”. La Russia dal suo canto rinnova l’invito ad una coalizione ma da il “benvenuto a qualsiasi azione volta alla lotta contro il terrorismo, a combattere l'Isis”. Anche l’Italia è a rischio attacco Isis e l’allerta è massima da parte dell’intelligence italiana che monitora siti web e ha identificato circa 20 profili che tiene sotto controllo.
L’allarme attentati in Italia è elevato anche in vista del Giubileo, ma ci sono circa 1.200 luoghi in tutta Italia a rischio. Il monitoraggio sul territorio italiano è serrato, inoltre c’è un monitoraggio anche sui Foreign Fighters, ovvero soggetti che partono dall’Italia per combattere in Siria e che sono circa 90.
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