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Redazione
Marino (Rm) – La prima vittoria in Prima categoria per la Nuova Virtus aveva creato grande entusiasmo. Il club marinese ci ha preso gusto…e ha bissato. Domenica scorsa al Ferraris di Santa Maria delle Mole la squadra dei presidenti Roberto Grossi e Giammario Zoffoli e del presidente onorario Enzo Bazzucchi ha vinto per la prima volta tra le mura amiche, dopo l’1-1 dell’esordio contro la Virtus Poli. «Contro l’Arcefo – racconta il portiere classe 1987 Alessandro Della Luna – siamo partiti benissimo, trovando l’immediato vantaggio con un gol di Massara. Poi, purtroppo, al 20’ l’arbitro ci ha lasciato in dieci espellendo Cetroni e concedendo un calcio di rigore agli ospiti». E’ in quel frangente che Della Luna ha fatto pesare tutta la sua esperienza, fatta di una carriera vissuta sempre in categorie superiori, partendo dalla Primavera della Roma per passare all’Albalonga in serie D fino all’anno scorso in Promozione con la Guardia di Finanza. «E’ stato il secondo rigore parato di questo avvio di stagione dopo quello a Polani dell’Atletico Morena in Coppa – sorride il portiere – e la cosa sorprende anche me, visto che non sono mai stato un para-rigori. Al di là di quell’episodio, comunque, abbiamo rischiato pochissimo anche in inferiorità numerica per oltre un’ora, così come accaduto la settimana precedente su un campo molto difficile come Nettuno. Segno di un grandissimo carattere e di un forte equilibrio di squadra. Ho giocato tanti anni, ma raramente mi è capitato di vedere un gruppo così agonisticamente “cattivo” e soprattutto compatto: c’è un’impressionante unione di squadra e anche noi nuovi siamo stati accolti alla grande dai ragazzi del vecchio gruppo, dallo staff tecnico e dalla società». Più di qualcuno si domanderà cosa ci faccia un portiere come Della Luna in Prima categoria. «Principalmente per motivi di lavoro che non mi permettono un grosso “spazio” per il calcio – spiega il numero uno – Qui sto benissimo, mi sembra di esserci da una vita». Domani la Nuova Virtus torna già in campo per gli ottavi di finale della Coppa Lazio di categoria. «In teoria, sarebbe la strada più breve per sognare. Andremo a Sabaudia, sul campo del Vodice (che è imbattuto e ha vinto quattro gare ufficiali su cinque finora, ndr), e speriamo di fare bene anche se siamo una neopromossa e l’obiettivo principale è centrare la salvezza nel più breve tempo possibile».
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