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di Matteo La Stella
Parigi – Dopo le rivelazioni arrivate mercoledì direttamente da Wikileaks, Julian Assange non si ferma e annuncia all'emittente francese TF1, poi ripresa da le Monde, che le indiscrezioni sulle operazioni di spionaggio operata dall'agenzia di sicurezza americana Nsa sarebbero solo ai blocchi di partenza:”Altri documenti arriveranno, ancora più importanti, è il momento di agire”, dice il fondatore di Wikileaks. Così, a 24 ore dall'uscita della notizia che ha idignato l'Eliseo, preso di mira, secondo Wikileaks negli anni dal 2006 al 2012, durante i mandati degli ultimi 3 presidenti, i rapporti della Francia con gli Stati Uniti vengono messi a dura prova.
Il fondatore di Wikileaks. Assange nel corso dell'intervista ha aggiunto che: ”Altre informazioni usciranno quando sarà il momento, da un punto di vista politico, quello che verrà fuori sarà ancora più importante”, prima di porre una domanda: “La questione che si pone ai leader francesi è, quali sono le possibilità di reagire?”, finalizzata ad esortare Parigi:”A prendere l'iniziativa, insieme alla Germania, e di lanciare un'inchiesta parlamentare”. Sempre secondo Assange: “Bisogna lanciare un messaggio chiaro: se la reazione della Francia- è quella dello -struzzo, e' un segnale chiaro agli Stati Uniti, ma anche alla Russia e alla Cina”.
Dagli Usa. Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha assicurato nel frattempo che l'intelligence a Stelle e Strisce dichiara non spiare ora Francois Hollande, né nessun altro membro del governo d'oltralpe. Lo stesso segretario ha affermato in una conferenza stampa:“Non stiamo prendendo né prenderemo di mira amici come il presidente Hollande, e non conduciamo alcuna attività di sorveglianza se non ci sono validi e specifici scopi di sicurezza nazionale, che non sono propri di questa circostanza”.
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