Costume e Società
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE E SUI FIGLI: IL CONVEGNO NAZIONALE DI ROMA
Tempo di lettura 3 minuti L'Associazione "Donne per la sicurezza Onlus" e "EFASS Onlus" hanno presentato il loro progetto che aiuta migliaia di donne a superare le violenze dei loro partner.
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cmontagna![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2017/10/italia_903.jpg)
Noi de "L'Osservatore d'Italia", siamo intervenuti al convegno con Maurizio Costa, giornalista della nostra testata
Redazione
Roma
Barbara Cerusico è il Presidente dell'Associazione "Donne per la sicurezza" ed ha voluto aprire il convegno spiegando il lavoro quotidiano della Onlus: "Ho dato vita a questo progetto subito dopo lo stupro della Caffarella; non potevo rimanere immobile dopo una cosa del genere. La nostra Associazione è presente in quasi tutta Italia – ha continuato Cerusico – e il nostro scopo primario è aiutare le donne e le famiglie. Noi siamo un'associazione seria e interveniamo direttamente sul campo, senza avere fondi e colore politico." Sono moltissimi gli interventi della Onlus, che si sta espandendo in tutta Italia, aprendo sedi al Nord come al Sud e al Centro. "Non ci fermiamo solo alle donne – ha concluso la Presidente – ma proteggiamo anche gli uomini vittime di stalking."
Sono stati molti gli interventi eccellenti; il Dottor Antonio Calaresu, Sostituto Procuratore della Repubblica e pm che ha seguito le inchieste di Calciopoli e delle "baby squillo" di Roma, ha esposto il suo punto di vista, nato dall'esperienza diretta nella aule dei tribunali: "Le donne non sono un soggetto debole ma solo più esposte al rischio. Per mia esperienza posso dirvi che per ogni reato di maltrattamento che scopriamo ce ne sono dieci ancora nascosti e che non verranno denunciati." Il Procuratore ha poi continuato: "Ci stiamo attrezzando per migliorare la tutela delle donne e per far sì che la nuova legge venga applicata nel miglior modo possibile."
Noi de "L'Osservatore d'Italia", siamo intervenuti al convegno con Maurizio Costa, giornalista della nostra testata: "Nel 1913 era normale pubblicare un articolo di giornale che dimostrasse come picchiare le donne sia una cosa positiva. Se siamo riusciti a cambiare il modo di vedere le cose della società, possiamo anche cambiare individualmente. Le donne dovrebbero denunciare, ma lo Stato dovrebbe venire incontro a queste situazioni, stanziando soldi per le donne che hanno denunciato il proprio marito e che quindi hanno uno stipendio in meno, e assicurando alle mamme che i loro figli rimarranno con loro e non andranno nella case-famiglia."
Sono saliti sul palco anche due criminologi, Marco Strano e Francesco Caccetta, che lavorano al Centro Studi "Crime Café", che hanno ribadito l'importanza della tutela dei minori su Internet e hanno esposto la cosiddetta PAS, che consiste nella strumentalizzazione dei figli durante le separazioni o nella vita quotidiana.
Anche il Professor Piero Lorusso, Avvocato cassazionista e docente presso l'Università "La Sapienza", ha dichiarato come le donne vadano protette e che le nuove leggi stanno portando ad un cambiamento, sebbene la strada sia ancora lunga.
Ultimo, ma non meno importante, il Professor Evaldo Cavallaro, esperto di ipnosi, che ha dichiarato che: "Le donne parlano più degli uomini e, se vediamo il film "A letto col nemico" possiamo capirlo bene: le donne dovrebbero parlare un po' meno per evitare che gli uomini non le sopportino più."
Un convegno che ha toccato tutti i punti del problema. La strada è lunga e complicata, bisognerebbe arrivare ad un cambiamento culturale, ma, se solo osserviamo come le cose siano cambiate in cento anni, le speranze si rinforzano.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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