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Noi de "L'Osservatore d'Italia", siamo intervenuti al convegno con Maurizio Costa, giornalista della nostra testata
Redazione
Roma
– Migliaia di donne, ogni anno, sono vittime di violenze domestiche, che, naturalmente, si ripercuotono anche sui figli. Le Associazioni Onlus "Donne per la sicurezza" e "EFASS" si sono riunite ed hanno dato vita al convegno dal titolo "Violenza infinita – Violenza assistita" per spiegare a tutti i veri motivi e le vere soluzioni del problema. Anche noi de "L'Osservatore d'Italia" siamo intervenuti al convegno per dimostrare che queste violenze non devono rimanere nascoste ma devono venire fuori per cercare di diminuire le vittime del cosiddetti femminicidi.
Barbara Cerusico è il Presidente dell'Associazione "Donne per la sicurezza" ed ha voluto aprire il convegno spiegando il lavoro quotidiano della Onlus: "Ho dato vita a questo progetto subito dopo lo stupro della Caffarella; non potevo rimanere immobile dopo una cosa del genere. La nostra Associazione è presente in quasi tutta Italia – ha continuato Cerusico – e il nostro scopo primario è aiutare le donne e le famiglie. Noi siamo un'associazione seria e interveniamo direttamente sul campo, senza avere fondi e colore politico." Sono moltissimi gli interventi della Onlus, che si sta espandendo in tutta Italia, aprendo sedi al Nord come al Sud e al Centro. "Non ci fermiamo solo alle donne – ha concluso la Presidente – ma proteggiamo anche gli uomini vittime di stalking."
Sono stati molti gli interventi eccellenti; il Dottor Antonio Calaresu, Sostituto Procuratore della Repubblica e pm che ha seguito le inchieste di Calciopoli e delle "baby squillo" di Roma, ha esposto il suo punto di vista, nato dall'esperienza diretta nella aule dei tribunali: "Le donne non sono un soggetto debole ma solo più esposte al rischio. Per mia esperienza posso dirvi che per ogni reato di maltrattamento che scopriamo ce ne sono dieci ancora nascosti e che non verranno denunciati." Il Procuratore ha poi continuato: "Ci stiamo attrezzando per migliorare la tutela delle donne e per far sì che la nuova legge venga applicata nel miglior modo possibile."
Noi de "L'Osservatore d'Italia", siamo intervenuti al convegno con Maurizio Costa, giornalista della nostra testata: "Nel 1913 era normale pubblicare un articolo di giornale che dimostrasse come picchiare le donne sia una cosa positiva. Se siamo riusciti a cambiare il modo di vedere le cose della società, possiamo anche cambiare individualmente. Le donne dovrebbero denunciare, ma lo Stato dovrebbe venire incontro a queste situazioni, stanziando soldi per le donne che hanno denunciato il proprio marito e che quindi hanno uno stipendio in meno, e assicurando alle mamme che i loro figli rimarranno con loro e non andranno nella case-famiglia."
Sono saliti sul palco anche due criminologi, Marco Strano e Francesco Caccetta, che lavorano al Centro Studi "Crime Café", che hanno ribadito l'importanza della tutela dei minori su Internet e hanno esposto la cosiddetta PAS, che consiste nella strumentalizzazione dei figli durante le separazioni o nella vita quotidiana.
Anche il Professor Piero Lorusso, Avvocato cassazionista e docente presso l'Università "La Sapienza", ha dichiarato come le donne vadano protette e che le nuove leggi stanno portando ad un cambiamento, sebbene la strada sia ancora lunga.
Ultimo, ma non meno importante, il Professor Evaldo Cavallaro, esperto di ipnosi, che ha dichiarato che: "Le donne parlano più degli uomini e, se vediamo il film "A letto col nemico" possiamo capirlo bene: le donne dovrebbero parlare un po' meno per evitare che gli uomini non le sopportino più."
Un convegno che ha toccato tutti i punti del problema. La strada è lunga e complicata, bisognerebbe arrivare ad un cambiamento culturale, ma, se solo osserviamo come le cose siano cambiate in cento anni, le speranze si rinforzano.
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