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di Maurizio Costa
Nigeria – Almeno 50 studentesse sarebbero sopravvissute al rapimento perpetrato dal sedicente califfato islamico di Boko haram. Un anno fa, infatti, l'organizzazione terroristica stanziata nell'ovest dell'Africa aveva rapito 219 ragazze nel villaggio Chibok, in Nigeria. A rivelarlo è la Bbc che, attraverso la testimonianza di una donna del posto, ha fatto trapelare la notizia che tre settimane fa le cinquanta studentesse sarebbero state viste a Gwoza, nel nord della Nigeria.
L'organizzazione Boko haram non colpisce solamente le studentesse, che vengono rapite per essere addestrate alla legge islamica, ma anche i bambini. L'Unicef, infatti, ha dichiarato che "circa 800mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case per il conflitto nel nord-est della Nigeria fra Boko haram, le forze militari e i gruppi di autodifesa civile". Una situazione incredibile, che sta gettando il paese in una vera e propria ondata di terrore.
Solamente un mese fa, i miliziani di Boko haram avevano rapito altre 500 persone, soprattutto donne e bambini, dalla città di Damasak, nel nord-est della Nigeria. In quell'occasione, i jihadisti avevano ucciso almeno 50 persone durante l'operazione.
Cos'è Boko haram – L'organizzazione islamica denominata Boko haram è un sedicente califfato che vorrebbe imporre la religione musulmana in tutto l'Islam e respingere di netto tutte le ideologie e le religioni dell'occidente. Letteralmente, Boko haram significa infatti “l'istruzione occidentale è proibita”. Queste persone rapite saranno utilizzate in maniera differente: i bambini più piccoli saranno istruiti alla “vera religione”; i ragazzi verranno arruolati nelle fila dell'autoproclamato califfato; le donne, infine, verranno usate come schiave o come spose.
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