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NICOLA CALIPARI: LO 007 ITALIANO CHE SALVO’ LA VITA ALLA GIORNALISTA GIULIANA SGRENA

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Il Comparto Intelligence italiano ricorda il sacrificio di un uomo fedele alla propria coscienza, la sfida quotidiana di tenere alto l’onore dello Stato. E i valori di umanità tenuti controvento, anche sotto un tracciato rosso di proiettili che spezzano una vita, proprio nel giorno del compleanno del figlio Filippo e della madre Rachele.

 

di Cinzia Marchegiani

Baghdad (Iraq) – Nicola Calipari, eroe gentile, il dirigente del Sismi che perse la vita a Baghdad nel 2005 nelle fasi successive all’operazione intelligence dove riuscì a liberare la giornalista del ‘Manifesto’, Giuliana Sgrena, viene ricordato dallo stesso Comparto d’intelligence che racconta gli attimi esatti di un momento che rimarrà inciso nella storia italiana, ma non solo: ”È la sera del 4 marzo 2005, a Baghdad: su una Toyota Corolla di color grigio, con targa irachena, viaggiano Nicola Calipari, un altro agente dell’Intelligence e Giuliana Sgrena, giornalista del ‘manifesto’, rapita un mese prima in Iraq. L’auto si dirige verso l’aeroporto. La delicata partita con i sequestratori è andata a dama: la giornalista è stata liberata, ora si tratta solo di portarla al sicuro e predisporre il volo di rientro in Italia per restituire la donna all’abbraccio dei suoi cari e della Nazione. All’improvviso, la tragedia. Una pattuglia della guardia nazionale statunitense è in servizio di vigilanza sulla ‘Route Irish’, la strada che collega il centro di Baghdad con l’aeroporto. Il Block Point 541 è stato approntato in previsione del passaggio di un convoglio con a bordo l’ambasciatore americano. Arriva la macchina con a bordo Calipari e finisce sotto il fuoco dei soldati americani: lo 007 italiano, direttore del Reparto Ricerche del Sismi, muore. Giuliana Sgrena rimane ferita. Il militare statunitense Mario Lozano, sarà poi accusato di aver esploso i colpi mortali.”

Sono passati dieci anni dal giorno in cui Nicola Calipari, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sacrificava la propria vita. Raccontare la sua storia per gli uomini dell’intelligence non è solo il ricordo di un anniversario che apre o chiude cicatrici, ma un momento di Cultura Intelligence e lo mettono nero su bianco:”Significa per le donne e gli uomini del Comparto andare alle radici e rinnovare scelte profonde di vita. Vuol dire operatività ma anche pensieri lunghi. Fermarsi per un momento a sottolineare, nel vento di Forte Braschi, che anche l’Intelligence ha i suoi eroi. Non sono gli 007 dei film ma i ‘Bond veri’, quelli della porta accanto, gli uomini e le donne con cui non puoi farti i selfie ma sai che ci sono e lavorano per la sicurezza di tutti. Per ognuno di noi c’è un ultimo miglio, una strada da imboccare che ci porta a prendere delle scelte. A confermarle o negarle. Sull’ultima curva di una strada irachena, un uomo Intelligence ha compiuto fino in fondo il suo dovere.”

L’ambasciatore Giampiero Massolo, Direttore generale del DIS vuole lasciare un ferreo ricordo, la propria emozione nel rievocare Nicola Calipari: “I nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre stesse opinioni sono rivolte oggi al ricordo e all’onore della memoria. Commemoriamo un operatore dell’Intelligence, un servitore dello Stato, soprattutto un uomo a tutto tondo, che non ha esitato a mettere a disposizione dei suoi valori e ideali la sua stessa vita. Possa essere d’esempio a tutti noi”.

Quello di Calipari è stato il primo volto di un agente segreto svelato nei telegiornali della sera. Il primo nome ufficialmente accostato all’immaginario connesso ai Servizi segreti. Seppure per motivi dolorosi, l’Intelligence in quei giorni di marzo del 2005 usciva dagli stereotipi fatti di occhiali scuri e barbe finte per mostrare la storia e l’esempio di un servitore dello Stato. E con quel sorriso sobrio e pensoso, Nicola Calipari si mostrava alla gente comune, agli operai, alle casalinghe, ai pensionati, agli studenti, persino ai tanti che erano lontani dal mondo che Calipari rappresentava.
Lo stesso Comparto d’intelligence vuole mostrare la propria immagine troppo spesso legata ai Servizi che depistavano e insabbiavano tutto e che invece oggi rivendica, fatta salva la necessaria riservatezza, necessaria per l’operatività, l’essenza di una nuova idea di sicurezza nazionale. Non a caso la Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza parla di una Intelligence che è «network coordinato e dinamico di sicurezza partecipata, alimentato da continue interazioni tra pubblico e privato», rimarca che quella della fiducia è una sfida sempre aperta. Di questa svolta dell’apertura, gli 007 italiani ricordano Nicola Calipari come un precursore: ”La sua era la visione di un’Intelligence moderna che dialogava con i cittadini e sapeva guardare avanti. E oltre.”

Produzione della sicurezza/trasparenza dell’istituzione/costruzione della fiducia/avvicinamento al corpo sociale/‘circolazione delle informazioni erano elementi contenuti nel discorso e, soprattutto nell’agire di Calipari. Elementi che oggi trovano ampio spazio nei discorsi, pubblici e privati, di chi opera nell’ambito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Nicola Calipari è rimasto fedele alle regole d’ingaggio, a quei valori che sono propri di tutto il Comparto ricorda il Comparto Intelligence e la celebrazione del decennale della morte è perciò un evento unificante per gli uomini e le donne dell’Intelligence ma è anche un momento valoriale e di identità condivisa con tutti i cittadini, nello sforzo costante di costruire insieme una Cultura della sicurezza partecipata.
Affermava Calipari: "Io ho fiducia che ce la faremo ad avere un Servizio segreto di cui il Paese possa avere fiducia e rispetto. Se continuiamo a lavorare così, presto – e sono pronto a scommettere – l’Italia potrà guardare alla sua Intelligence non dico con orgoglio ma almeno con affidamento". Dieci anni dopo quella terribile notte di Baghdad, almeno queste parole si sono realizzate.
Il sacrificio di un uomo fedele alla propria coscienza, la sfida quotidiana di tenere alto l’onore dello Stato. E i valori di umanità tenuti controvento, anche sotto un tracciato rosso di proiettili che spezzano una vita, proprio nel giorno del compleanno del figlio Filippo e della madre Rachele.

La cerimonia di commemorazione per il decimo anniversario della scomparsa di Nicola Calipari si è tenuta lo scorso 4 marzo 2015 a Forte Braschi, sede dell’AISE. Il dirigente del Sismi che perse la vita a Baghdad nelle fasi successive all’operazione intelligence che portò alla liberazione della giornalista del ‘Manifesto’, Giuliana SgrenaUna corona di fiori bianchi. Le note del ‘Silenzio’ che accompagnano sentimenti e ricordi di uomini e donne che hanno lottato insieme a un “un eroe gentile, che ha fatto strada all’Intelligence”..
Dopo il picchetto d’onore, l’intensità del ricordo del presidente del Senato, Pietro Grasso, che si è fermato a lungo e con commozione a pensare sul monumento che porta il nome di Calipari, insieme ai Caduti del Comparto intelligence. Accanto a lui, Rosa Villecco Calipari, moglie del dirigente del Sismi, e i figli, Filippo e Silvia, e il fratello Maurizio Calipari. Insieme all’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Marco Minniti, al Direttore generale del DIS, ambasciatore Giampiero Massolo, al Direttore dell’AISE, generale Alberto Manenti, al Direttore dell’AISI, generale Arturo Esposito e a diversi agenti della squadra di Calipari.
Alla cerimonia, tra le altre autorità presenti, hanno preso parte anche il capo della Polizia, Alessandro Pansa, il capo dello Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano, il direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica, Bruno Valensise e il Copasir al completo, guidato dal presidente, Giacomo Stucchi, e dal vice presidente, Giuseppe Esposito.
Celebriamo un eroe gentile. Un uomo del Sud che ha lavorato con coraggio e in silenzio”, ha detto Minniti in un intervento molto sentito alla cerimonia, nel quale il sottosegretario con delega all’intelligence ha anche sottolineato come dopo la morte di Calipari nulla sia rimasto come prima. È stato infatti compreso il valore dell’intelligence, che continua il dialogo con i cittadini.
Il Comparto intelligence ha deciso di dedicare il 2015 a Nicola Calipari con una serie di eventi, a cominciare dall’apertura dell’anno accademico della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

Nicola Calipari è l’eroe silenzioso ucciso da un fuoco amico, in un’area superprotetta che direzionava proiettili contro un’auto civile…. ancora le ipotesi e misteri non riescono a tracciare e scandire responsabilità di un incidente di quei precisi attimi…o volutamente!?

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Dieta anti caldo: il ruolo cruciale di una alimentazione specifica per restare in forma

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Durante l’estate, l’Italia può essere soggetta a ondate di caldo estremo, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica. Il calore eccessivo può portare a problemi di salute come colpi di calore, disidratazione, e l’aggravamento di condizioni croniche preesistenti. Oltre alle raccomandazioni generali, come evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e mantenersi idratati, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel proteggere il corpo dagli effetti del caldo.

L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è la prima e più importante linea di difesa contro il caldo. Quando le temperature aumentano, il corpo perde liquidi attraverso il sudore, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua regolarmente, anche in assenza di sete, è essenziale. Gli esperti raccomandano di consumare almeno 2-3 litri di acqua al giorno durante i periodi di caldo intenso.

Ma non è solo l’acqua a essere importante: alimenti ricchi di acqua possono contribuire significativamente a mantenere il corpo idratato. Frutta come anguria, melone, fragole e cetrioli sono composti da oltre il 90% di acqua, rendendoli ottimi alleati contro il caldo. Questi cibi non solo aiutano a mantenere l’idratazione, ma forniscono anche vitamine e minerali essenziali.

Alimentazione leggera e ricca di nutrienti

Durante le ondate di calore, l’appetito può diminuire, ma è importante mantenere un’alimentazione regolare e bilanciata. Optare per pasti leggeri e frequenti è una strategia efficace per evitare la sensazione di pesantezza e il rischio di problemi digestivi. Insalate fresche, piatti a base di verdure, cereali integrali e proteine magre sono ideali.

Le insalate possono essere arricchite con alimenti come avocado, ricco di grassi buoni, e semi oleosi (come semi di lino o di chia) che apportano acidi grassi essenziali e migliorano l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il pesce, soprattutto quello azzurro, è una fonte eccellente di proteine leggere e acidi grassi Omega-3, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a migliorare la circolazione sanguigna, particolarmente utile in condizioni di caldo estremo.

Sali minerali e vitamine: alleati contro il caldo

Il sudore non porta via solo acqua dal corpo, ma anche sali minerali importanti come sodio, potassio e magnesio, che sono essenziali per il corretto funzionamento muscolare e per mantenere l’equilibrio elettrolitico. La carenza di questi minerali può portare a crampi, affaticamento e altri problemi di salute.

Frutta e verdura fresca sono eccellenti fonti di questi nutrienti. Le banane, ad esempio, sono ricche di potassio, mentre le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio. L’aggiunta di una piccola quantità di sale nei cibi può aiutare a reintegrare il sodio perso attraverso il sudore, ma è importante non eccedere.

Le vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, sono altrettanto importanti. La vitamina C, presente in agrumi, fragole e peperoni, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. La vitamina A, presente in carote, albicocche e zucche, è essenziale per la salute della pelle, aiutando a proteggerla dai danni causati dai raggi UV.

Alimenti da Evitare

Mentre è importante sapere cosa mangiare, è altrettanto cruciale essere consapevoli degli alimenti da evitare. Durante le ondate di calore, cibi pesanti, ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, dovrebbero essere limitati. Questi alimenti possono aumentare la sensazione di calore corporeo e mettere sotto stress il sistema digestivo.

Le bevande alcoliche e contenenti caffeina, come il caffè e il tè nero, hanno un effetto diuretico che può favorire la disidratazione. Anche le bevande zuccherate possono contribuire a un aumento della sete e a un’assunzione eccessiva di calorie vuote, che non forniscono alcun beneficio nutrizionale.

Affrontare il caldo eccessivo richiede una strategia globale che includa precauzioni ambientali, ma anche un’attenzione particolare all’alimentazione. Scegliere cibi ricchi di acqua, nutrienti e sali minerali, mantenere un buon livello di idratazione e evitare alimenti pesanti e disidratanti sono passi fondamentali per proteggere la salute durante i periodi di caldo estremo. In questo modo, è possibile godere dell’estate in sicurezza, senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

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Ambiente

Meteo, Ferragosto rovente poi (forse) temperature in calo

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Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C

Secondo le ultime proiezioni nella giornata di Ferragosto dovremmo assistere ad un aumento della nuvolosità al Nordovest, nel settore intorno al Ligure e in Sardegna, tutte aree che dovrebbero cominciare ad entrare nella sfera di influenza di una blanda circolazione depressionaria che già da mercoledì farà il suo ingresso nel Mediterraneo occidentale (perturbazione n.3).

Insieme alle nuvole sembrano possibili alcuni episodi di instabilità, sotto forma di brevi rovesci o temporali, più probabili nelle ore più calde della giornata nelle Alpi occidentali, in Liguria e in Sardegna; nuvole e instabilità dovrebbero anche attenuare leggermente la calura più intensa. Sul resto d’Italia l’alta pressione sarà ancora dominante con al più qualche velatura, cumuli pomeridiani per lo più innocui attorno ai monti e temperature sempre estremamente elevate, con massime comprese tra 33 e punte prossime ai 40 gradi. La ventilazione potrà essere un po’ più vivace, localmente e a tratti moderata sul Ligure e attorno alla Sardegna.

Tendenza meteo: possibile calo termico dopo Ferragosto

Nei giorni successivi al Ferragosto la suddetta area depressionaria molto lentamente dovrebbe muoversi verso est in direzione del nostro Paese ma con una tempistica ed effetti che sono ancora affetti da molta incertezza. Questo andamento potrebbe tradursi tra venerdì e sabato in condizioni di maggiore instabilità, oltre che al Nordovest e in Sardegna, anche sul Triveneto e sulle regioni occidentali del Centro. Domenica poi un’altra più attiva perturbazione in arrivo dalla Francia potrebbe coinvolgere con molti fenomeni, anche intensi, gran parte del Centronord.

Dal punto di vista termico le temperature dovrebbero tendere lentamente a scendere di pari passo con l’avanzata dell’instabilità. Fino a sabato dovrebbe trattarsi solo di una parziale attenuazione del caldo più intenso ma sempre in un contesto di temperature elevate e ben oltre la norma; poi domenica il calo termico al Centronord potrebbe risultare più significativo.

Per una conferma di questa tendenza, che si ribadisce essere alquanto incerta, e maggiori dettagli si rimanda agli aggiornamenti dei prossimi giorni.

L’andamento climatico in Italia degli ultimi 2 decenni

Negli ultimi due decenni, l’Italia ha vissuto un incremento costante delle temperature, una tendenza che riflette il più ampio fenomeno del cambiamento climatico globale. Questo aumento delle temperature non è solo una statistica preoccupante, ma ha avuto e continua ad avere un impatto significativo sul clima, sull’ambiente e sulla vita quotidiana degli italiani.

L’Aumento delle temperature in Italia

Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C, un dato allarmante che colloca il Paese tra quelli europei maggiormente colpiti dal riscaldamento globale. Secondo i dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ogni anno degli ultimi venti è stato più caldo della media rispetto agli anni precedenti il 2000. Questo trend di riscaldamento ha portato a ondate di calore più frequenti, intense e prolungate.

Ferragosto: le ondate di calore più intense

Il Ferragosto è una festività profondamente radicata nella cultura italiana, un giorno dedicato al riposo e alle attività all’aperto. Tuttavia, negli ultimi anni, questa giornata è stata spesso caratterizzata da temperature estremamente elevate, rendendo difficile godere delle tradizionali attività all’aperto senza rischiare problemi di salute.

Di seguito, una panoramica dei Ferragosto più caldi degli ultimi venti anni:

  • Ferragosto 2003: Questo è stato uno dei Ferragosto più caldi di sempre. L’ondata di calore che ha colpito l’Italia in quel mese ha visto temperature che hanno superato i 40°C in molte regioni. In particolare, a Firenze si sono raggiunti i 42°C, a Roma 40°C, e a Bologna 41°C. Questa ondata di calore fu parte di un’estate eccezionalmente calda in tutta Europa.
  • Ferragosto 2017: Un altro Ferragosto da record con temperature che hanno toccato i 42°C a Catania, 41°C a Bari e 40°C a Napoli. L’intera penisola è stata avvolta da una bolla di calore proveniente dal Sahara, che ha reso quell’estate una delle più calde degli ultimi decenni.
  • Ferragosto 2021: Le temperature hanno raggiunto livelli record in diverse parti d’Italia, con il termometro che ha toccato i 48,8°C a Siracusa, in Sicilia, il 12 agosto, pochi giorni prima di Ferragosto. Anche se questo valore è stato registrato qualche giorno prima, ha caratterizzato tutta la settimana ferragostana. Altre città come Palermo e Cagliari hanno registrato temperature intorno ai 42°C.
  • Ferragosto 2022: Anche quest’anno ha visto temperature molto elevate, con picchi di 43°C a Foggia, 41°C a Palermo e 40°C a Roma. L’intera settimana di Ferragosto è stata segnata da temperature superiori ai 38°C in molte parti del Paese, rendendo l’aria difficile da respirare e aumentando il rischio di incendi.

Impatti sull’ambiente e la società

L’aumento delle temperature estive, specialmente durante il periodo di Ferragosto, ha avuto impatti significativi su vari aspetti della vita in Italia. Gli incendi boschivi sono diventati più frequenti e difficili da controllare, specialmente nelle regioni meridionali. La siccità è diventata un problema cronico, mettendo a rischio l’agricoltura e le riserve idriche del Paese. Inoltre, le ondate di calore hanno portato a un aumento delle malattie legate al caldo, in particolare tra le persone anziane e vulnerabili.

L’aumento delle temperature in Italia negli ultimi venti anni è un segnale chiaro e preoccupante del cambiamento climatico in atto. I Ferragosto sempre più caldi sono un esempio tangibile di come il clima stia cambiando, con conseguenze che vanno ben oltre il disagio personale. Mentre le politiche ambientali a livello globale e locale cercano di mitigare questi effetti, è evidente che il clima in Italia sta cambiando, e con esso anche le abitudini e le precauzioni che gli italiani devono adottare per affrontare un futuro sempre più caldo.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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