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Roma

NETTUNO: COLPITO CON UNA MAZZA DA BASEBALL AL FALÒ DI FERRAGOSTO. 17ENNE IN RIANIMAZIONE

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Tempo di lettura 2 minutiManuel, il fratello del 17enne ridotto in fin di vita racconta:"D'un tratto con la coda dell'occhio li vedo sbucare: in 10, tutti rasati o pelati, dei veri coatti"

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di M.L.S.

Nettuno (RM) – È finito in tragedia il Ferragosto di Christian, 17enne di Albano che nella notte tra venerdì e sabato è stato aggredito con una mazza da baseball mentre si trovava sul litorale di Nettuno per il tradizionale falò. Il giovane, infatti, in compagnia del fratello Manuel e di altri 4 amici si era fermato in spiaggia difronte lo stabilimento “Scacciapensieri”per una serata all'insegna del divertimento e della spensieratezza. Nella notte però, fuori da ogni logica, una decina di ragazzi tutti sui 20 anni è sbucata dal nulla. In preda ai fumi dell'alcol e all'effetto di sostanze stupefacenti, il branco è piombato sul gruppo del 17enne con fare violento. Armato di mazza da baseball, uno degli sbandati ha colpito la testa di Christian con violenza. Quest'ultimo, in gravi condizioni, è stato poi trasportato all'ospedale San Camillo in eliambulanza, dove i sanitari lo hanno ricoverato in rianimazione.

Il racconto del fratello. L'episodio di violenza viene ricostruito da “La Repubblica” grazie ai racconti del fratello della vittima che, ancora sconvolto per l'accaduto spiega:“Eravamo arrivati sulla spiaggia alle due. Avevamo montato la tenda”. “Avevamo acceso il falò, e poi intorno alle quattro ci eravamo messi a giocare a pallone. D'un tratto con la coda dell'occhio li vedo sbucare: in 10, tutti rasati o pelati, dei veri coatti. Uno, quello con la mazza da baseball – e ad Anzio c'è una delle squadre di baseball di serie A, ndr – si avvicina a mio fratello e gli urla, a sfotterlo, aggressivo: “Aò! Ma come fate a vede ar buio?”. Christian, che gioca da quando aveva tre anni e ora è nell'Albalonga, squadra che si sta avviando alla serie B, gli risponde:”Non ti preoccupare che ci vedo benissimo”. E quello: “Ma che te risponni?”. A quel punto alza la mazza e gliela tira con tutta la sua forza in piena fronte” continua Manuel straziato dal dolore. “Christian cade in terra, io mi metto in mezzo mentre il mio amico Lorenzo lo trascina via: da un altro di loro mi becco due cazzotti in piena faccia, mentre vedo che quello con la mazza tenta di colpire ancora Christian, ma Lorenzo se ne accorge e alza il braccio per difenderlo, rompendosi la mano, appena guarita da una frattura. Le nostre ragazze urlano impaurite, raccogliamo tutto e ce ne andiamo: li incontriamo di nuovo in un vicolo, uno di loro ha un coltello a serramanico”. I giovani riescono a sottrarsi agli aggressori prima di raggiungere in fretta e furia l'ospedale di Anzio: Christian non riesce a parlare, perde conoscenza e vomita. In ospedale ha un attacco epilettico che costringe i medici a rianimarlo. Poi arriva l'eliambulanza che lo trasporta al San Camillo. Qui viene internato nel reparto di rianimazione dove i sanitari gli inducono un coma farmacologico e lo tengono sotto costante osservazione per l'emorragia cerebrale riscontrata al momento del ricovero.

L'arresto. I ragazzi descrivono i violenti aggressori agli uomini del commissariato di Anzio: uno di loro ha un tatuaggio tribale sul collo ed un neo sulla guancia. L'arresto è quasi immediato. Per gli altri, compreso Hogas Valentin, 21enne romeno armato di mazza, le ricerche sono ancora in corso.