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di Chiara Rai
Violenze, discriminazioni, adolescenti che si suicidano solo perché si sentono diversi. Ma diversi rispetto a chi? Un ragazzo gay è stato trovato morto sulle sponde del Tevere. Rapito, seviziato e ucciso da qualcuno che si è permesso di spegnere il suo sorriso. Non intendo parlare di matrimoni, figli, genitori omosessuali perché aprirei una voragine di commenti che lasciano il tempo che trovano. Ognuno ha la sua idea in merito. Parlo del fatto che nel 2014 si deve poter girare per strada senza la paura di essere aggrediti soltanto perché si è omosessuali. L’omosessualità esiste dalla notte dei tempi ma è rimasta vittima di retaggi sociali. Essere gay o eterossessuali non dovrebbe costituire alcuno stupore in nessuno. I gay non sono diversi o speciali rispetto agli etero. Si tratta che agli uni piacciono le persone dello stesso sesso e agli altri quelle del sesso opposto. Punto. Il resto è veramente superfluo e spesso disumano. Da condannare chi ruba e uccide e toglie la dignità alle donne con gesti di violenza, ma non una donna che ama un’altra donna o un uomo che ama un altro uomo. Nessuno ha il diritto di giudicare se non Dio, per chi ci crede.
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