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Viterbo

NEPI, STAGIONE BORGIANA: GRANDE INAUGURAZIONE CON DARIO FO

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Tempo di lettura 3 minuti E’ bellissimo poter rappresentare la prima di questo spettacolo in questo luogo storico significativo, che era un dono fatto dal padre a Lucrezia, insieme al titolo di Duchessa di Nepi.

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Redazione

Nepi (VT) – Dario Fo torna a teatro, inaugurando la Stagione Borgiana a Nepi, il 21 giugno, con lo spettacolo tratto dal suo primo romanzo, La figlia del papa (Chiarelettere, 2014), accolto nelle librerie da uno straordinario successo e in corso di traduzione in diverse lingue. Nella trasposizione teatrale sei attori interpretano i nove personaggi della storia. Dario Fo è insieme il Narratore, Alessandro VI ed Ercole d’Este.

Sul palcoscenico il premio Nobel per la Letteratura racconta la vita di Lucrezia Borgia – figura crudele e dissoluta per l’immaginario collettivo – facendone emergere, grazie a una meticolosa ricerca storica, i tratti autentici: una donna libera, indipendente, dotata di notevole intelligenza e vittima delle macchinazioni del padre-pontefice, Alessandro VI, e del fratello Cesare, cui Machiavelli dedicherà Il principe.

Ne emerge così la storia di un’eroina cinquecentesca costretta fin dall’infanzia a sottostare ai giochi di potere, a causa dei quali dovrà contrarre ben tre matrimoni politici e si vedrà usata per quasi tutta la sua breve esistenza come strumento per patti e alleanze.
Per questa ragione Fo nel suo adattamento rende giustizia in ogni scena alla giovane Borgia, con un apice nell’ultima parte dello spettacolo, quando Lucrezia – divenuta duchessa di Ferrara – dà  dimostrazione di possedere grande carisma e capacità di governare.
Dario Fo, dopo Lo Santo Jullare Francesco, è alle prese anche qui con un papa, decisamente diverso. “Se nel Santo Jullare Francesco parlo di un papa del ‘200 e uno dei giorni nostri, in La figlia del papa presento la figura di un papa del ‘500, Alessandro VI, Rodrigo Borgia.  Questo papa ha avuto una straordinaria intelligenza e creatività ma anche grande spregiudicatezza. E’ un uomo che vive la vita, e quando gli ammazzano il figlio e glielo fanno trovare che galleggia sul Tevere, va in crisi e decide di buttare all’aria tutto l’impianto della Chiesa per tornare agli inizi.
In quella fase arriva a sfruttare le parole di un uomo che è stato bruciato vivo a Firenze, il Savonarola. Adopera addirittura le sue parole per cercare di riformare la Chiesa. Ma Savonarola di lì a poco viene immolato e lui si ritrova solo a perseguire questa idea,  deve cedere, e di lì a poco muore. Però la figlia continua con una forza incredibile a realizzare quello che è il suo pensiero e la sua idea.

E’ bellissimo poter rappresentare la prima di questo spettacolo in questo luogo storico significativo, che era un dono fatto dal padre a Lucrezia, insieme al titolo di Duchessa di Nepi. E’ qui che lei comincia ad affrontare la sua esperienza di una donna forte e capace di governare con grande intelligenza e umanità. ”

Il lavoro teatrale dà voce e corpo a tutti i brani più significativi del romanzo, facendo rivivere il Cinquecento come secolo borgiano, con le vicende amare e grottesche che hanno segnato il rapporto tra Rodrigo (con la maestria scenica di Dario Fo, straordinario interprete del pontefice prima dissoluto e poi pentito) e Lucrezia (impersonata da Sara Bellodi, giovane attrice al suo debutto con la compagnia Fo-Rame). In scena anche Jacopo Zerbo nel ruolo del Valentino, Graziano Sirressi nei panni del secondo marito di Lucrezia, Alfonso d’Aragona, e Maria Chiara di Marco, da molti anni collaboratrice della compagnia Fo-Rame, nel ruolo di Isabella D’Este, cognata-amica di Lucrezia negli anni ferraresi.
In occasione della Prima nazionale, la sera del 21, saranno aperti, per cene pre- e dopo-teatro, i locali enogastronomici locali e, in via straordinaria, le taverne delle Contrade di Nepi, con cibi tipici della Tuscia. Fino alle 18 sono in programma anche visite guidate del Museo archeologico comunale e della città.
 

Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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