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Riceviamo e pubblichiamo da Insieme per Nemi
Nemi (RM) – Alla riapertura delle scuole, dopo la parentesi delle festività natalizie, gli alunni non sono riusciti ad entrare nell’edificio e sono stati dirottati presso la Scuola Materna oppure, per alcuni forse privilegiati, è stata spesa la “raccomandazione” di essere ripresi in casa.
Che cosa è accaduto? In proposito vi sono due scuole di pensiero: quella ottimista che narra di una intrusione nell’edificio di gatti che avrebbero lasciato soltanto tracce rilevanti di “pipì” (per la eliminazione delle quali non sarebbe prevista la disinfestazione dei locali ma soltanto una energica pulizia); quella pessimista che narra invece di “popò” sparse ovunque dai medesimi incontinenti felini (per la eliminazione della quale l’intervento sanitario sarebbe più che di obbligo).
Per non poter processare gli innocenti intrusi, è stato subito trovato il capro espiatorio di turno, vale a dire “quegli operai” che dopo aver effettuato il loro lavoro avrebbero lasciato qualcuna delle finestre aperte. E’ d’obbligo domandare: ma chi sono questi operai e quali lavori hanno effettuato all’interno dell’edificio scolastico e, poi, quando avrebbero terminato il loro intervento?
L’Amministrazione Comunale darà sicuramente una risposta adeguata. Ma non basta: l’impianto di riscaldamento dell’edificio scolastico, alla ripresa delle lezioni, si è presentato senza vita e, di conseguenza, tutti gli ambienti della scuola avrebbero accolto gli alunni come in vere e proprie celle-frigorifero ……… se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di quella incriminata orda di felini che, grazie alla loro evidente incontinenza, hanno, di fatto, obbligato gli alunni della scuola a prolungare le festività almeno di un altro giorno.
Questo disagio, purtroppo però, è solo la punta di un iceberg che sta trascinando in fondo all’abisso la credibilità dell’Amministrazione Comunale. In buona sostanza il “cattivo governo” della città cancella i servizi e incrementa gli sprechi e, comunque, la pessima utilizzazione del denaro pubblico.
Le casse del Comune disperdono in tanti rivoli le risorse provenienti dalla collettività!
A detta di qualcuno evidentemente più malizioso ma sicuramente ben informato, questi rigagnoli costituiscono becchime per tanti merlotti che, dopo le promesse elettorali non possono non essere rassicurati.
L’Amministrazione di Alberto Bertucci non ha avuto pietà neppure per la Befana. La vecchietta, per la prima volta dopo tanti anni, non è scesa dal Castello ma è rimasta segregata.
Non è dato sapere se sia stata posta agli arresti domiciliari (ma allora si tratterebbe di un fatto premonitore veramente preoccupante), o se sono mancati i mezzi meccanici per accompagnarla fino a terra o se, invece, le casse comunali (evidentemente spremute oltre ogni misura) non hanno consentito al Sindaco Bertucci di acquistare neppure le caramelle da distribuire. Sta di fatto che i bambini sono rimasti con il naso all’insù, delusi ad aspettare un evento ormai tradizionale.
E con amarezza dobbiamo osservare che alla Befana che non è uscita si sono sostituiti i gatti che, invece, sono stati colpevolmente fatti entrare dove non dovevano.
Ebbene sì, “pipì o popò?” è soltanto un apparente dilemma che ha momentaneamente distolto le frustrazioni dei cittadini di Nemi dalle tante altre problematiche, sempre più serie e gravi.
INSIEME PER NEMI
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