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NEMI: TRA LOTTIZZAZIONE CORSI, POLITICA E IMPEGNO CIVICO

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Tempo di lettura 6 minuti Parla l'esponente Sel Azzurra Marinelli

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C.R.

Diverse questioni animano la cittadina di Nemi in balia di edificazioni, sviluppi politici e movimenti di correnti. Soprattutto sull’edificazione c’è un grande fermento civico intorno al cosiddetto Piano Integrato Corsi rispetto al quale si terrà un importante appuntamento martedì 10 dicembre alle ore 17 presso il ristorante “Specchio di Diana” di Nemi. Su questo e altri punti si è fatta sentire l’esponente locale di Sinistra Ecologia e Libertà Azzurra Marinelli.

Azzurra Marinelli, come commenta i dati e l’esito delle primarie Pd?
Un risultato che ha premiato senza dubbio il rinnovamento con numeri indubbiamente importanti, si parla di 2 milioni e mezzo di persone che hanno espresso la loro preferenza e quindi che hanno scelto il cambiamento. Detto questo prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario Sel Vendola ma aspettiamo comunque gli esiti del congresso nazionale. A breve, avremo anche un congresso provinciale, in coda al quale si terrà un appuntamento a Nemi il prossimo sabato 14 dicembre presso il ristorante Il Castagnone.

Come circolo Sel di Nemi, siete operativi?
Certo che sì. Abbiamo un circolo che vanta 25 iscritti, siamo vivi e vegeti e soprattutto lavoriamo molto sul territorio. Sicuramente siamo penalizzati dal fatto che non abbiamo una nostra bacheca in Paese. Questa è una annosa condizione che ormai va avanti da circa 4 anni. Abbiamo continuamente richiesto al Comune uno spazio ma non ci è stato mai concesso. L’ultima risposta che ci è stata data dal segretario comunale è stata che le bacheche che si trovano a Nemi sarebbero, a suo dire, abusive.

Quindi vi date da fare. In che cosa siete stati ultimamente impegnati?
Siamo impegnati, ovviamente, su più fronti. L’ultima azione fatta è stata ad esempio quella di protocollare in Comune diverse richieste al Sindaco, tra le quali una, nello specifico, inerente il finanziamento ai Comuni a rischio idrogeologico. Il Comune di Nemi, come gli altri del resto, aveva tempo fino al 30 settembre per inoltrare la richiesta di finanziamento: lo ha fatto? Oppure abbiamo perso questa importante opportunità?

Oltre a questa richiesta, c’è dell’altro?
Certamente sì. Siamo molto attenti sul fronte scuola. Abbiamo notato che l’unica palestra dove i bambini svolgevano attività fisica è chiusa. Ci chiediamo come mai il sindaco non abbia informato la cittadinanza in merito alle cause relative detta chiusura. Al contempo ci chiediamo: al momento, i bambini, dove fanno attività fisica? Il Comune si preoccuperà di trovare una struttura alternativa? Come genitori ci stiamo preoccupando di tenere in vita la scuola con un atteggiamento senza dubbio propositivo. Per questo siamo disposti ad occuparci tutti insieme di trovare una struttura alternativa alla palestra attualmente chiusa, ciò al fine di non permettere una fuga dei genitori dalla scuola di Nemi.

Che pensa del Piano integrato in località Corsi?

E’ una vicenda di interesse collettivo e al riguardo è importante non perdere l’appuntamento di domani, martedì 10 dicembre presso il ristorante Specchio di Diana. Sicuramente nulla è calato dall’alto, ma saranno i cittadini ad ascoltare di cosa si tratta. I Comitati devono nascere spontaneamente e questa il caso della località Corsi non è solo una questione politica ma soprattutto una questione civica. Dunque punto l’attenzione sull’appuntamento di martedì. Al contempo, mi incuriosisce il silenzio degli ex amministratori Biaggi – Cocchi su questa vicenda: Perché adesso non dicono nulla quando invece in merito alla questione di Pentima Pizzuta hanno alzato la voce?

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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