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Roma

NEMI: TRA BUFALE E "SPOTTONI" CHI TUTELA I CITTADINI?

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Tempo di lettura 3 minuti Chi tutela tutte quelle persone che in assoluta buona fede si affidano a messaggi istituzionali che dovrebbero essere di facile interpretazione?

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Da qualche tempo a Nemi, ridente cittadina posta nel cuore del parco dei Castelli Romani e nota per le sue deliziose fragoline, si è diffusa una forma di pubblicità che potrebbe indurre, il turista distratto, a fare errori di valutazione, quindi ad operare scelte che poi non corrisponderebbero alle proprie aspettative.

Parliamo di pubblicità diffusa a mezzo affissione di manifesti o locandine che pubblicizzano eventi, feste e sagre. In un caso in particolare si è arrivati addirittura a riportare un informazione palesemente falsa sulla pubblica cartellonistica posta agli ingressi della cittadina.

E così in occasione della trascorsa 82° edizione della Sagra delle Fragole di Nemi l'amministrazione comunale ha fatto affiggere manifesti e distribuire volantini con l'immagine in bella mostra del noto cantautore Amedeo Minghi, ritratto mentre è intento ad interpretare un brano musicale, con sovraimpressa a caratteri cubitali la dicitura: "7 GIUGNO Mostra dei Fiori inaugurazione con Amedeo MINGHI".

Da evidenziare che la scritta "inaugurazione con" veniva riportata con carattere decisamente più piccolo. Quante persone, passando velocemente e notando il manifesto avranno pensato che Amedeo Minghi si sarebbe esibito in concerto la sera del 7 Giugno 2015? Quante persone si sono imbarcate per Nemi per trascorrere una giornata con la propria famiglia o amici in virtù del fatto di aver pensato di assistere alla performance del noto cantautore? Tutte queste persone saranno rimaste deluse, perché il 7 Giugno 2015 Amedeo Minghi non ha tenuto nessun concerto e nessun tipo di esibizione canora. L'artista ha inaugurato la Mostra dei Fiori, come riportato dai manifesti dell'Amministrazione comunale e con tanto di logo della Regione Lazio.

Sempre a Nemi, più di recente, gli scorsi 3,4 e 5 Ottobre 2015 si è tenuta la manifestazione "UN LAGO DI BIRRA" dove manifesti e locandine  con i loghi della Pro Loco e del Comune di Nemi annunciavano per l'occasione il raduno delle Harley Davidson. Anche in questo caso chissà quanti saranno accorsi, oltreché per assaporare le birre artigianali, per ammirare le mitiche moto. Ma del raduno delle Harley Davidson non c'e' stata traccia, nulla di nulla e la delusione dei tanti intervenuti a Nemi per ammirare il raduno lo lasciamo immaginare ai lettori.

Che dire poi di ben due cartelli comunali posti agli ingressi principali di Nemi che indicano un gemellaggio con la città inglese di Notthingam? Falsi! Non è vero nulla. Si tratta di una vera e propria "bufala" istituzionale. La città di Nottingham non è gemellata con Nemi. Chissà in questo caso le risate dei turisti anglosassoni, e non solo, alla vista del cartello. Sovviene il famoso sketch di Enrico Montesano che imitava la romantica signora inglese che trovandosi in vacanza in Italia esclamava "Ah gli italiani.. Molto pittoresco tutto ciò".

Di esempi ce ne sarebbero molti altri, ma la questione che si intende affrontare in questa occasione è quella della pubblicità ingannevole, che il decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206  all'art. 20 comma b) definisce nel seguente modo: "per  pubblicita'  ingannevole:  qualsiasi  pubblicità che in qualunque  modo,  compresa la sua presentazione sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali e' rivolta o che essa  raggiunge  e  che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare  il  loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea ledere un concorrente".

Dal canto suo il Codice dell'Autodisciplina Pubblicitaria Italiana (C.A.P.), accettato dalla quasi totalità degli operatori pubblicitari italiani e dai loro clienti, all'art.2 (Pubblicità ingannevole) dispone che "la pubblicità deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni palesemente non iperboliche". In questo caso la competenza è del Comitato di Controllo e del Giurì, che possono essere interpellati da chiunque vi abbia interesse e decidono della questione in tempi rapidissimi (in media venti giorni per il Giurì, che ha il potere di ordinare la cessazione della campagna pubblicitaria). Contro le decisioni del Giurì non è previsto appello.

Per quanto riguarda i fatti narrati in questo articolo, chi tutela i cittadini, che poi sono i principali consumatori degli eventi? Chi tutela tutte quelle persone che in assoluta buona fede si affidano a messaggi istituzionali che dovrebbero essere di facile interpretazione e soprattutto privi di qualsiasi esagerazioni palesemente iperboliche e addirittura false? In questo modo non si attrae certo il turista ma lo si fa definitivamente scappare.

Quello che lascia più l'amaro in bocca è che chi dovrebbe sollevare, denunciando, queste situazioni poco chiare dell'amministrazione comunale ha ben altro da fare. 

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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