NEMI, TARGA 150 UNITÀ D'ITALIA: È ANCORA MISTERO SULLA SCOMPARSA DELLA "MEMORIA STORICA"

Red. Cronache

Nemi (RM) – Continua il mistero sulla scomparsa della targa posta accanto all'ingresso del Comune di Nemi a memoria del 150 anniversario dell'Unità d'Italia. A segnalarne per primo la sparizione, lo scorso 21 settembre 2015, fu Vairo Canterani, leader di Nemi per Sempre e storico rappresentante della sinistra nemese. Canterani, nell'occasione ipotizzò una sorta di “damnatio memoriae” accusando l'attuale amministrazione Bertucci di aver ricorso all'esercizio della “damnatio memoriae”  in quanto la targa era stata realizzata dal precedente sindaco di Nemi Cinzia Cocchi nel 2011. Dalla segnalazione di Canterani sono trascorsi 4 mesi e della targa che ricordava i 150 anni trascorsi dall'unità d'italia non c'è traccia. Un gruppo di cittadini di Nemi ha inteso tornare sull'argomento scrivendo una lettera al nostro giornale che riportiamo di seguito:

"Damnatio memoriae è una locuzione in lingua latina che significa letteralmente condanna della memoria. Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione della memoria di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse tramandarla ai posteri. Si trattava di una pena particolarmente aspra riservata agli hostes, ossia ai nemici di Roma e del Senato. Una pena, quindi, erogata “post mortem” che consisteva nella distruzione di ogni testimonianza anche artistica o letteraria che potesse tramandare ai posteri il ricordo della persona colpita. E così, quest'oggi, è singolare constatare come proprio a Nemi, cittadina in provincia di Roma dove esiste un vero e proprio culto dell’ Imperatore Caligola, con tanto di busto posizionato all’angolo di piazza Umberto I e commercianti che propongono immagini a ricordo dello stesso, rivive, per certi versi, una “damnatio memoriae”  come quella che colpì  lo stesso Caligola dopo la sua morte.
Eh, si, perché ricordando una citazione ormai celebre del grande politico scomparso Giulio Andreotti diceva: ” A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina” a noi è venuto più di qualche dubbio sul fatto che si stia perpetrando una nuova e silenziosa “damnatio memoriae” nella nostra cittadina, pur se non risulta esserci nessun atto deliberato in tal senso dall’attuale Consiglio Comunale, come invece faceva nell’antica Roma l’allora Senato, nei confronti del precedente Sindaco di Nemi, la signora Cinzia Cocchi.

Infatti come molti  ricorderanno nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’allora Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Cinzia Cocchi, fece posizionare sul lato sinistro del portone d’accesso al Comune, una lapide in ricordo dell’evento, con ben impresso anche il nome dell’allora primo cittadino. Ebbene di questa targa non si ha più traccia, letteralmente sparita. Con la scusa di ridipingere la parete di ingresso del Comune fu tolta prima dell’estate scorsa ed ad oggi, a lavori ultimati ormai da mesi, non è stata è più riposizionata dov'era. Visto che nessuna forza politica sembra preoccuparsene, a nome dei cittadini di Nemi chiediamo: Che fine ha fatto la targa commemorativa dell’Unità d’Italia? Quali sono i motivi per i quali ancora non è stata riposizionata la targa al suo posto? Aspettiamo fiduciosi un chiarimento da parte dell’Amministrazione Comunale".