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NEMI, LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA STRADA NEMI LAGO: IL DOSSIER DI "INSIEME PER NEMI"
Basteranno i lavori fatti a tutelare l’incolumità di mezzi e persone? La palla è in mano ai tecnici.
Angelo Parca
Dal 2008 ad oggi non trova pace la tanto agognata messa in sicurezza della strada provinciale Nemi – Lago, chiusa dalla Provincia di Roma a causa di una frana (dicembre 2008) che ne compromise la stabilità. Adesso, intorno a questi lavori, ruotano molti dubbi: quanto è stato speso effettivamente rispetto al materiale impiegato e a ciò che si è fatto? Tutto parte da un dossier che "Insieme per Nemi" ha fatto pervenire alla nostra redazione. [NEMI, LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA STRADA NEMI LAGO: IL DOSSIER DI "INSIEME PER NEMI"] Nel dossier sono presenti i particolari di ciò che si è fatto. Il 12 giugno 2012 la Regione Lazio, Area difesa del suolo e concessioni demaniali, ha dato inizio ai lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del movimento franoso del versante tra via Roma e Via Tempio di Diana per un importo di 206.722,46 euro. Nei fatti come riportato dalla documentazione pervenutaci, “gli interventi non hanno minimamente interessato il versante compreso tra via Roma e Via Tempio di Diana. Anzi, il concentramento delle acque meteoriche in punti ben precisi del versante tramite le cunette, può aumentare il rischio di frane, come del resto già avvenuto nel passato”. La domanda che noi de L’osservatore laziale ci siamo posti è questa: perché ancora non riapre la strada? Il contributo che possiamo dare su questa vicenda è il seguente: abbiamo contattato l’Ente proprietario della strada Nemi – Lago, ovvero La Provincia la quale sostanzialmente non ha avuto alcuna comunicazione da parte della Regione in merito alla fine dei lavori di messa in sicurezza. Insomma tutto è fermo: nessuna comunicazione, nessun sopralluogo e per ora nessuna apertura. Ma per maggiore precisione riportiamo i fatti nei particolari. A mezzo email ci siamo rivolti all’ Ingegnere Andrea Ruggeri, responsabile del Dipartimento VII Servizio 2 Viabilità Zona Sud. I quesiti che gli abbiamo rivolto sono questi: “Premesso che i lavori di messa in sicurezza del costone, ubicato tra via Roma e la strada provinciale Nemi – lago, oggetto di frana a dicembre 2008 sono stati eseguiti dalla Regione su richiesta del Comune. La Regione ha, di fatti, finanziato per oltre 200 mila euro i lavori. Quello che vorremmo sapere è se la Provincia, proprietario della strada, alla luce dei lavori fatti dalla Regione Lazio, intenda o meno riaprire la strada Nemi – Lago al traffico pedonale e veicolare attualmente interdetto. Inoltre, chiediamo altresì se e quando la Provincia ha effettuato un sopralluogo presso la strada provinciale Nemi – Lago per verificare lo stato dei lavori eseguiti”. Immediata e chiara la risposta dell’Ingegner Ruggeri il quale in forma scritta ci ha comunicato quanto segue: “Alla data odierna non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione Lazio relativa al completamento dei lavori avviati nel giugno scorso. Solo a seguito della predetta comunicazione e della constatazione congiunta di avvenuta messa in sicurezza dell'area sarà possibile riaprire al transito la S.P. Nemi Lago”. Questo significa che finora non c’è stato alcun sopralluogo e che la Regione finora non ha fornito nessuna comunicazione in merito ai lavori eseguiti per la messa in sicurezza per la strada provinciale. E soltanto dopo l’avvenuta constatazione (attraverso sopralluogo congiunto tra Regione e Provincia) della effettiva messa in sicurezza del movimento franoso del versante tra via Roma e Via Tempio di Diana, potrà avvenire la tanto attesa apertura. Basteranno i lavori fatti a tutelare l’incolumità di mezzi e persone? La palla è in mano ai tecnici.
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