Nemi: Sprar o non Sprar?

NEMI (RM) – Sprar o non Sprar? Questo è il dilemma a Nemi. Eppure non c’è alcuna certezza ne atto ne risposta alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione di “Ricomincio da Nemi che avvalli e giustifichi le “dichiarazioni spot” del primo cittadino del piccolo paese delle fragole che forse solo nelle intenzioni avrebbe voluto aderire allo Sprar. Dunque rimarrebbero testimonianze frammentate, tra cui i proclami dello stesso Bertucci il quale ha addirittura deliberato in Giunta, durante la prima legislatura, l’intenzione di voler aderire allo Sprar per poi confermare, di fronte alle telecamere di Rete4, l’avvenuta adesione al progetto di accoglienza per gli immigrati, alla vigilia del voto alle trascorse elezioni comunali di Nemi.

E all’epoca fu proprio Bertucci che si mise a parlare di “terrorismo mediatico” quando, nel bel mezzo di un clima elettorale più che rovente, il candidato a sindaco di centrodestra Stefano Tersigni prometteva che si sarebbe incatenato all’arrivo dei migranti e anche che se fosse stato eletto avrebbe ritirato lo Sprar.

Dal versante di centrosinistra e del candidato a sindaco Carlo Cortuso, invece, si cercava di capire meglio in quale maniera si fosse organizzato il primo cittadino rispetto l’adesione allo Sprar. Dopo le elezioni e la riconferma del sindaco Bertucci, i dubbi dei consiglieri Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri sono aumentati a dismisura soprattutto dopo il silenzio tombale da parte dell’amministrazione comunale rispetto ad una richiesta di accesso agli atti sul “caso Sprar”.
Ora il sindaco di Roma e della Città Metropolitana Virginia Raggi, si appella al sindaco di Nemi e agli altri primi cittadini dei Castelli Romani affinchè aderiscano, anche in fretta, allo Sprar. Se è vero che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine i fatti ci raccontano di una adesione allo Sprar annunciata e sbandierata a destra e a manca ma non realizzata nel concreto. Dunque, Sprar o non Sprar? A parole si, ma sono i fatti che contano.