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Roma

NEMI, SOPRA LA PIAZZA LA TALEA CAMPA, SOTTO LA PIAZZA L’ABETE CREPA

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Tempo di lettura 2 minutiDal 7 gennaio al 3 marzo, l’abete con le radici (con il suo bel vaso), ha stazionato irrimediabilmente secco davanti l’ingresso delle scuole. Ora giace sotto Mamma abete che lo piange a calde lacrime.

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Redazione

Nemi (RM) – Ancora fa parlare il povero vecchio abete di Natale, arrivato ormai alle soglie della Santa Pasqua, acciaccato ma oggetto di ispirazione di una satira politica che anche questa volta noi de L'osservatore laziale vogliamo accogliere perchè quasi sempre la satira politica è espressione degli umori dei cittadini. Dunque, buona lettura

Riceviamo e pubblichiamo:

"Siamo ormai nel mese di marzo e le talee di conifere alte cinque metri sono ancora al loro posto. A questo punto i cittadini si domandano: vuoi vedere che quella gran volpe del Sindaco ha trovato il modo di incrementare l’afflusso turistico istituendo per la prima volta in Italia, (ma che Italia, in  Europa, no, no, al Mondo) l’Albero di Pasqua!!!! Plaudendo a questa lodevole iniziativa (che integra e sviluppa la sperimentazione avviata nel mese di dicembre), alcuni cittadini ritengono opportuno sostituire i fiocchi rossi (dispensatori delle sostanze atte a favorire l’attecchimento delle talee), con graziosi coniglietti, appesi chiaramente per le parti dove non batte il sole, onde favorire ulteriormente la traslocazione delle suddette sostanze.

A margine, si segnala che l’Amministrazione comunale (si mormora nella persona del Primo Cittadino), ha ritenuto opportuno utilizzare un abete con le radici per allestire l’albero di Natale nella scuola: si presume, ritenendo inopportuno sacrificare abeti di 10/15 anni per questo scopo, per educare gli alunni al rispetto della natura e dell’ambiente. Purtroppo non è andata così: dal 7 gennaio al 3 marzo, l’abete con le radici (con il suo bel vaso), ha stazionato irrimediabilmente secco davanti l’ingresso delle scuole. Ora giace sotto Mamma abete che lo piange a calde lacrime. Bell’insegnamento agli alunni!!!

P.S. Protocollo per la rimozione degli abeti: un camioncino, una scala a libretto di due metri, una motosega con catena ben affilata, tre operai comunali (ne basterebbe uno, ma abbondiamo), un pizzico di buona volontà."

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