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Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014.
di Angelo Parca
Nemi (RM) – Terza udienza per il processo penale a carico del sindaco di Nemi Alberto Bertucci imputato per turbativa d'asta e frode nei pubblici incanti. Ben due vizi di forma non hanno permesso finora che si iniziasse a dibattere. Lo scorso 14 novembre 2013, l'udienza è stata rimandata al prossimo giovedì 12 giugno 2014 giorno in cui iniziano i mondiali di calcio; una data difficile da dimenticare.
Certo, tutti coloro che credono nella giustizia, e sono tanti, si aspettano che il processo non duri dieci anni, se non altro per accertare la verità dei fatti: se è innocente è giusto che si sappia presto così se è colpevole non solo è giusto che si sappia in tempi rapidi ma che non si concluda tutto con una prescrizione o una bella "fagiolata" in piazza, come avvenuto del resto con l'inaugurazione dello scuolabus dove ai cittadini che hanno pagato con soldi pubblici (circa 60 mila euro) un pulmino sono stati ripagati con ritardi e pane e nutella.
Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014. Intanto i capelli s’imbiancano e le aureole crescono tanto che poi ci si eleverà in cielo per chiedere la grazia e il perdono.
L’accusa ritiene che in concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Alberto Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato ad Alberto Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.
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