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NEMI (RM) – C’è perplessità e qualche riflessione da parte delle famiglie di Nemi che hanno i figli che frequentano le scuole medie.
I tanto annunciati tamponi facoltativi, notizia rimbalzata sui tutti i giornali locali e nazionali con dichiarazioni in pompa magna, messi a disposizione dei ragazzi promossi dal sindaco Alberto Bertucci secondo alcuni genitori non rispondono ad una logica utile ed efficace ai fini della prevenzione.
Il fatto è questo: i ragazzi entrano a scuola il 7 gennaio alle 8 del mattino e l’appuntamento per i test è previsto alle 12:20.
Gli studenti quindi entrano in classe, fanno lezione nella stessa aula e poi, dopo, si controllano per vedere se sono positivi al Covid. Che senso ha? Se avessero fatto il tampone prima di entrare in classe sarebbe stata una iniziativa valida ma così a cosa serve? Efficace mediaticamente ma poco nel concreto.
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