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Roma

NEMI SCUOLA, AZZURRA MARINELLI (SEL): “C’E’ UN REGOLAMENTO E VA’ RISPETTATO”

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Tempo di lettura 3 minuti Indiscrezioni sulle prossime intese di Sel

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Chiara Rai

L’Osservatore Laziale ha chiesto ad Azzurra Marinelli, esponente Sel e genitore, come avrebbe gestito la questione del servizio di mensa scolastica che ad oggi, non è risolto e si rischia di far passare diversi giorni prima di venirne a capo.

Cosa farebbe o intende fare a proposito?

Innanzitutto bisogna individuare i soggetti: Ci sono dei rappresentanti di classe, c’è un regolamento della mensa e soprattutto ci sono de docenti ai quali affidiamo i nostri figli durante l’orario scolastico che per regolamento devono far parte della commissione mensa scolastica. Tanto premesso per dire che ci sono degli strumenti che ritengo dobbiamo e possiamo usare. Io stessa mi sono battuta e su questo ho trovato condivisione da parte dell’ex maggioranza, per stilare la bozza del regolamento, chiesi di poter sentire le mamme attraverso delle assemblee, se ne parlò insieme. Quindi ripeto c’è un regolamento da seguire per procedere nella legalità che ci garantisce il fatto di poter agire in maniera lecita e fare le nostre opposizioni di genitori in maniera condivisa e corretta.

Quindi come reputa il fatto che la preside sia venuta incontro alle famiglie, snellendo l’iter per l’istituzione della commissione?

Và contro il regolamento, l’istituzione della commissione prevede la presenza di uno o più docenti, i rappresentanti dei genitori, un funzionario Asl e uno del Comune. Quindi in questa occasione e se vogliamo “battaglia”, scuola e genitori devono stare insieme. La procedura è una e anche le insegnanti, sono certa, vorranno rispettare il regolamento in quanto la scuola è parte in causa e ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità. La scuola è una cosa seria e il regolamento è altrettanto. E anche noi genitori non dovremmo sparpagliarci e andare ogni tanto a parlare col commissario Maurano in maniera disordinata e senza confrontarci prima insieme con i rappresentanti. Se agiamo in maniera compatta ecco che otteniamo senz’altro un risultato migliore.

Concretamente, cosa farebbe?

Io chiederei, anzi chiederò come genitore, un incontro con i rappresentanti di classe, la preside e le docenti affinché, come già detto si possa procedere, tutti insieme, come da regolamento.

Forse seguire le regole richiede una procedura più lunga, ma in questo momento soprattutto, la regola non guarda in faccia partiti o campagna elettorale e ritengo sia la migliore via da seguire.

Rispetto al tema scuola, è stata critica, anche nelle sue precedenti affermazioni riguardo l’ex amministrazione, non è così?

Sì, e lo si è visto da tanti servizi gestiti come fossero cosa privata e dall’eccessiva preoccupazione a fare presenzialismo anziché regolarizzare servizi come il pre scuola, gestito alla buona, appunto senza un regolamento. Mi sono accorta come genitore che il pre scuola consisteva nel fatto che le bidelle guardavano un’oretta prima i bambini. Per fortuna che è sempre andato tutto bene, ma questa gestione arbitraria è più che discutibile. Un amministratore è il primo che deve rispettare le regole ma in tanti anni non se ne è sentito il bisogno. E poi la dice tutta il fatto che il regolamento mensa, ripeto alla fine condiviso da maggioranza e opposizione, sia stato comunque istituito nel 2011 dal commissario Maurano. Di occasioni ce ne sarebbero state in dodici anni di amministrazione Biaggi – Cocchi.

Adesso non mi rivolgo a Marinelli genitore ma al rappresentante Sel: Quando uscirete con il vostro candidato? Ritengo che i cittadini dovrebbero iniziare a sapere quali sono i candidati anziché aspettare fino a pochi giorni dalle elezioni.

E’ giusto, è vero, è una questione di rispetto per i cittadini che devono sapere chi scegliere. A tal proposito manca davvero poco per dichiarare il nome di un candidato condiviso che possa perseguire il nostro obiettivo comune che è quello di evitare una risalita del centrodestra.

Avete chiuso con il Pd?

Abbiamo sempre mantenuto una buona intesa politica con il Pd col quale abbiamo un rapporto preferenziale.

E con l’Udc?

E’ molto poco probabile una intesa con l’Udc, anche perché fino a ieri era parte integrante della maggioranza.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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