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Roma

NEMI: RIAPRE LA VIA DEI LAGHI

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Tempo di lettura 2 minutiIntanto gruppi di ciclisti scelgono la scorciatoia e passano da un varco dove ancora non è possibile transitare in barba al senso civico e sfidando il pericolo.

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Alle 17 di sabato 4 aprile 2015 la via dei Laghi tra Nemi e Velletri sarà di nuovo percorribile. Intanto gruppi di ciclisti scelgono la scorciatoia e passano da un varco dove ancora non è possibile transitare in barba al senso civico e sfidando il pericolo. Ma evidentemente è un’abitudine collaudata e la mancanza di controlli agevola queste condotte.

Lo scorso 31 marzo annunciavamo il via ai lavori sulla via dei Laghi e oggi, dopo soli 5 giorni, diamo la notizia dell’avvenuta messa in sicurezza di una delle arterie più importanti del Lazio.

La Città Metropolitana di Roma ha concluso la messa in sicurezza del tratto compreso tra Nemi e Velletri, teatro della tragedia del grosso albero caduto con il maltempo che ha causato la morte di un uomo, avvenuta ormai due settimane fa. Il 31 marzo c'è stato un sopralluogo dell'ex Provincia di Roma per effettuare le rilevazioni su tutti gli alberi nel tratto della via dei Laghi compreso tra Nemi e Velletri.

Il primo aprile i lavori sono partiti.  L'ingegner Ruggeri, responsabile della Città Metropolitana aveva garantito che la riapertura sarebbe avvenuta in tempi stretti e così è stato nonostante i disagi per gli automobilisti a causa della mancanza di segnaletica in alcuni punti strategici della strada provinciale che ha costretto molte persone a fare marcia indietro.

Soltanto il giorno prima del tragico episodio, martedì 24 marzo, il nostro giornale affrontava il tema della questione sicurezza della via dei Laghi, denunciando l’assenza delle istituzioni, nonostante 4 incidenti mortali avvenuti al km 18,200.  Un lettore segnalava infatti lo stato di abbandono e di mancata messa in sicurezza di un tratto pericoloso della via dei Laghi  e appellandosi alle istituzioni, fin'oggi latitanti nonostante i 4 incidenti mortali, lanciava un grido di allarme: "Ci vuole un altro morto per mettere in sicurezza un tratto stradale?"

Adesso alla luce degli ultimi fatti, si auspica che vengano fatti controlli capillari sull’intera Via dei Laghi per verificare se vi siano o meno arbusti pericolosi. Prevenire è meglio che curare.