Nemi, restituzione reperti al Museo delle Navi: Canterani e Cortuso promuovono l’iniziativa. Segue Tersigni con una mozione

NEMI (RM) – Roma restituisca i bronzi delle navi di Caligola a Nemi. Così il Presidente dell’ANPI di Nemi professor Vairo Canterani e il Consigliere comunale di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e ora anche il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi Stefano Tersigni. Si tratta di quattordici grandi bronzi recuperati durante le operazioni di esplorazione e recupero delle navi romane che tra l’agosto del 1943 e marzo del 1944 furono portati a Roma presso il Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo dove sono ancora esposti per preservarli da eventuali danni di guerra.

A lanciare l’iniziativa il presidente dell’ANPI di Nemi professor Vairo Canterani insieme al Consigliere comunale di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso durante l’intervista dello scorso 13 agosto ad “Officina Stampa” la trasmissione di approfondimento giornalistico condotta dalla giornalista e direttore responsabile di questo quotidiano Chiara Rai.

Una iniziativa, quella lanciata da Canterani e Cortuso che ieri ha visto presentare una mozione al Consiglio comunale, dal Consigliere di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, finalizzata ad impegnare il sindaco a richiedere ufficialmente agli enti preposti la restituzione dei reperti al “Museo delle Navi Romane” di Nemi.

Un percorso burocratico, quello di chiedere la restituzione di questi beni al Museo delle Navi di Nemi iniziato 50 anni or sono dallo storico sindaco di Genzano di Roma Gino Cesaroni che tra l’altro, nel 1972, scriveva una lettera agli organi competenti per denunciare lo stato di abbandono del Museo e alla quale seguì una interrogazione ai Ministri dei Lavori Pubblici e della Pubblica Istruzione da parte degli allora deputati del PCI Pochetti, Lizzerò, Vianello, Giannantonio e Cianca. Una battaglia portata avanti anche dagli ex sindaci di Nemi Renzo Colazza e Vairo Canterani tra gli anni ’80 e ’90.

“Se Bertucci avesse voluto fare una cosa seria avrebbe potuto proseguire una battaglia fatta dalle passate amministrazioni con la quale si chiedeva di riportare a Nemi le centinaia e centinaia di opere e di reperti che sono tutt’ora a Roma, alcune addirittura negli scantinati”. Ha detto il professor Canterani oggi presidente della locale sezione ANPI commentando la recente iniziativa del sindaco di Nemi che ha affidato ad un avvocato il compito di valutare la possibilità di fare causa allo stato tedesco per i danni di guerra relativi la distruzione delle due navi romane avvenuta con l’incendio del 1944. “Questa – ha detto ancora Canterani – sarebbe stata una operazione seria, realistica e peraltro il proseguo di una battaglia già iniziata dal Comune di Nemi qualche decennio fa e che oggi si può riprendere”.

Il Professor Vairo Canterani Presidente dell’ANPI di Nemi durante l’intervista con Chiara Rai a Officina Stampa del 13/08/2020 lancia l’iniziativa per il recupero dei reperti archeologici spostati a Roma

Della stessa idea il Consigliere comunale Carlo Cortuso che ha riguardo ha detto: “Recuperare i reperti archeologici spostati a Roma per evitare che venissero danneggiati durante la guerra sarebbe una battaglia che io sposerei subito”.

Il Consigliere di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso durante l’intervista con Chiara Rai a Officina Stampa del 13/08/2020 lancia l’iniziativa per il recupero dei reperti archeologici spostati a Roma

C’è da dire anche che oltre ai preziosi reperti custoditi a Palazzo Massimo altri importanti reperti archeologici come un prezioso bronzo del V secolo a.C. raffigurante la testa di Diana sono finiti nei musei di Copenaghen, Londra e degli Stati Uniti.

Forse più che dichiarare “Guerra alla Germania” per i danni dell’incendio del ‘44”, operazione la cui riuscita appare alquanto improbabile, l’amministrazione comunale potrebbe cercare di sensibilizzare le Istituzioni sovracomunali per tentare di ridare a Cesare ciò che è di Cesare portando dunque avanti una iniziativa concreta e fattibile anche se con minori rimbalzi mediatici.