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Nemi, “Quousque Tandem?”

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Legittimi sospetti sull’affitto del villino con i soldi pubblici (1100 euro mese) da parte della famiglia indigente

Caro Direttore,
una breve riflessione a commento della notizia che hai puntualmente pubblicato sul Tuo giornale.
È la questione del progetto per una emergenza socio-assistenziale in favore di una famiglia, evidentemente poco abbiente, comunque bisognosa, costituita da una coppia con tre figli.
Fino a qui, nulla quaestio.
Leggendo, invece, il contratto di locazione allegato alla Determinazione Comunale n.328 del 19.6.2019 sembra di assistere ad uno sketch di “scherzi a parte”.
Mi sono fatto alcune domande che giro a te e, indirettamente, all’Amministrazione Comunale che tanto, ne sono certo, per collaudata esperienza, non risponderà in alcun modo.
1) Come mai per ovviare alla emergenza abitativa della famiglia della signora K.F., è stato cercato, e a quanto pare anche trovato, un villino su tre livelli con 4 bagni, numerose stanze da letto, box – garage e ampio giardino con “bosco di castagni”, ma non a Nemi dove la sig.ra K.F. risiede, bensì nella ridente cittadina di Rocca di Papa?
2) Per il canone mensile di circa 1000 euro, siamo proprio sicuri che non c’era una casa sfitta in Nemi?
3) Perché mai è stato scelto un appartamento in villa, privo però di arredi e mobilia come risulta scritto nel contratto?
4) Chi provvederà a munirlo di mobilia, arredi e suppellettili. Se dovesse provvedervi la sig.ra K.F. è di tutta evidenza che il suo stato di bisogno potrebbe apparire quanto meno di dubbia fondatezza, anche in considerazione che il contratto di locazione è stato stipulato per una anno. E poi?
5) Perché mai è stato pattuito un deposito cauzionale di ben € 3.300,00 (art.7 del contratto).

Tutto ciò considerato, caro Direttore anche se normalmente si dice che il “veleno è nella coda” questa volta, per la precisione alla fine del contratto di locazione, all’art.15 troviamo invece la seguente vera e propria perla: “DIRITTO DI PRELAZIONE – dietro esplicita richiesta della conduttrice (sig.ra K.F. ndr), la locatrice accetta che quest’ultima possa esercitare il diritto di prelazione in caso di vendita. Tutte le modalità della compravendita verranno seguite dall’Agenzia Immobiliare …………. con sede in Roma Via ………………………”.
È evidente che questa previsione di potenziale compravendita del villino cozza in modo macroscopico con le premesse del progetto per sanare una emergenza socio-assistenziale ed abitativa di una famiglia.
Che cosa c’è dietro?
Sono certo che da parte dell’Amministrazione non ci sarà nessuna risposta.
I Tuoi lettori invece saranno in grado di darla, sicuramente!

Alessandro (Franco) Biaggi

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