Connect with us

Roma

NEMI, PROCESSO SINDACO ALBERTO BERTUCCI: PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA INTERVIENE SULLA QUESTIONE MORALE

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti

Per qualcuno, i continui rinvii, sarebbero propedeutici alla strategia per arrivare ad una salutare prescrizione. Non sarebbe una novità per i politici dell’Italia di oggi. Un ipotesi che non vogliamo neanche  prendere in considerazione. Sarebbe una beffa per tutti i nemesi. Moralmente inaccettabile

 

Redazione 

Nemi (RM) – Partecipazione Democratica ha inviato una nota alla redazione che riteniamo di particolare gradimento. Rispettosa della presunzione di innocenza che vige fino all'ultimo grado di giudizio, solleva la questione morale che non dovrebbe essere mai trascurata da alcun cittadino dotato di senso civico.

Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

Il 17 giugno scorso c’è stato l’ennesimo rinvio dell’udienza del processo penale che  vede tra gli  imputati per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture anche il sindaco di Nemi Alberto Bertucci.  Accuse gravissime per un amministratore pubblico. A due anni dall’inizio, il procedimento, praticamente, ancora non è iniziato. Continui rinvii. Dal  7 novembre 2012, data della prima udienza, ce ne sono stati ben quattro. Fin dall’inizio di questa storia ci siamo astenuti dall’entrare  nel merito della questione. E non lo faremo certo ora. C’è la magistratura per questo. Come forza sociale cittadina possiamo dire che nel nostro campionato  la  questione morale, da tanti cianciata e da pochi praticata , avrebbe costretto a suo tempo  il cittadino Alberto Bertucci a ritirare la  sua candidatura a sindaco di Nemi oppure, successivamente,  a dimettersi.  Ma questa  è un’altra storia. Come cittadini  nemesi abbiamo però il diritto di sapere,  in tempi certi,  se Alberto Bertucci  si è macchiato o meno  di questo gravissimo reato ovvero, se è la  persona moralmente giusta a cui  continuare  ad affidare  la gestione  del bene comune della comunità,  compito a cui è stato delegato dalla maggioranza dei cittadini nemesi.

Per qualcuno, i continui rinvii, sarebbero propedeutici alla strategia per arrivare ad una salutare prescrizione. Non sarebbe una novità per i politici dell’Italia di oggi. Un ipotesi che non vogliamo neanche  prendere in considerazione. Sarebbe una beffa per tutti i nemesi. Moralmente inaccettabile.