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Nemi, politica: nasce Ricomincio da Nemi

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Tempo di lettura 4 minuti Volti giovani, persone motivate convinti che "Nemi meriti di più"

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NEMI (RM) – Colpo di "freschezza" nella politica nemese con l'anuNncio da parte di alcune persone, giovani e motivate, della nascita di una sorta di gruppo di lavoro si è venuto a creare per spirito di servizio verso una comunità e un paese che, secondo queste persone, necessita di un cambio di rotta. Ancora, non si conoscono i componenti di Ricomincio da Nemi ma, da indiscrezioni, possiamo asserire che si tratta di persone residenti a Nemi, già attive nella vita sociale del paese e la media dell'età è di 40 anni anche se il più grande di loro ne ha una cinquantina. Dunque, gioventù e motivazione la fanno da padroni per questo nuovo fermento che si presenta come un valore aggiunto per la comunità nemese. Di seguito la nota pervenuta alla redazione de L'Osservatore d'Italia:

"Siamo un gruppo di persone che ha a cuore Nemi e la ritiene capace di futuro. Abbiamo avviato un lavoro di riflessione della situazione attuale, ma anche sulle prospettive con cui guardare ai problemi con i quali ci confrontiamo. Riteniamo che sia proprio sul terreno della cultura politica che è necessario lavorare, proponendo al dibattito alcuni temi fondamentali, alcuni approcci e alcuni punti di vista, qui lanciati in maniera sintetica e non esaustiva nel documento che segue, che abbiamo chiamato “RICOMINCIO DA NEMI”.

Occorrono nuovi linguaggi, nuovi volti, nuovi progetti, nuove creatività, nuove capacità. Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono interessati a questa riflessione, alla ricostruzione di un senso del bene comune, alla ricostruzione di una comunità.

Siamo convinti che Nemi meriti di più, perché riteniamo necessario un deciso cambio di rotta nell’amministrazione del paese, nel modo di fare e intendere la politica, nel modo di relazionarsi con i cittadini e di affrontare i problemi e le sfide dei prossimi anni. E’ assolutamente necessario ristabilire il ruolo primario dei cittadini nella vita pubblica del paese dando loro la concreta possibilità di un confronto sempre positivo e democratico.
Crediamo che la libertà sia partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini alla vita amministrativa del proprio paese, e che sia necessaria e indispensabile per far crescere e migliorare Nemi.

Ogni cittadino ha l’obbligo morale di provare a rendere Nemi un paese migliore e ha il diritto di partecipare alle scelte amministrative e politiche che riguardano il paese dove vive e dove ha investito in termini economici, familiari, e di vita.

Desideriamo metterci a disposizione della comunità in cui viviamo e di porci al servizio delle esigenze e delle aspettative di tutti i cittadini per cercare, insieme, di contribuire affinché Nemi faccia il salto di qualità che merita e che la porti ad essere un paese con un ruolo di primo piano nell’ambito regionale. In questo contesto riteniamo strategico il rilancio turistico di Nemi puntando e promuovendo la qualità dell’offerta in tutte le sue parti caratterizzanti, avendo la consapevolezza che è nostro dovere preservare e difendere il delicato equilibrio del territorio
Consideriamo la partecipazione attiva dei giovani alla vita politico-amministrativa del paese un punto cardine e fondamentale del nostro progetto perché siamo consapevoli che il futuro di Nemi appartiene soprattutto a loro.
Crediamo sia urgente un rapporto nuovo tra chi amministra ed i cittadini; un rapporto più aperto, trasparente, partecipativo e partecipato. Ogni cittadino deve sentirsi parte integrante dell’attività amministrativa che lo riguarda, deve avere la possibilità di conoscere, in totale trasparenza, tutte le informazioni e le scelte amministrative.
Crediamo con fermezza sia importante dare una maggiore attenzione alle fasce più deboli dei cittadini; gli anziani, gli ammalati, i giovani senza lavoro, gli adolescenti e le persone in difficoltà economiche. E’ necessaria una azione di solidarietà sociale, attraverso politiche sociali e giovanili dinamiche ed efficaci.
Crediamo altresì strategico il ruolo che la scuola deve avere nella nostra comunità come fattore fondamentale per un processo di crescita dinamico e aperto al cambiamento, come luogo di aggregazione, partecipazione e incontro oltre che come luogo istituzionale di formazione. È la nostra identità culturale, costruzione della memoria e costruzione del futuro.
Consideriamo la pluralità della presenza a Nemi di numerosi cittadini e nuclei familiari provenienti da altri paesi un’ importante risorsa per la crescita del paese e riteniamo fondamentale favorire la comunicazione, lo scambio e la partecipazione nella vita sociale ed economica di Nemi.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba sempre favorire le attività che si svolgono nel territorio e adoperarsi fattivamente per sostenere le Associazioni, i Comitati, la Parrocchia e tutti coloro che operano per Nemi ivi compresi gli artigiani, i commercianti e le piccole e medie imprese presenti in paese, coinvolgendoli nelle scelte e nei progetti che si intenderà mettere in atto. E’ compito dell’Amministrazione, inoltre, adoperarsi per creare concrete opportunità occupazionali e lavorative per i giovani favorendo le cooperative e l’attività imprenditoriale.
Abbiamo particolarmente a cuore la tutela ambientale e paesaggistica del territorio che va salvaguardata e preservata da ogni tipo di minaccia. Crediamo che la bellezza del territorio di Nemi e le sue peculiarità ambientali siano una ricchezza da salvaguardare e valorizzare. Crediamo nello sviluppo turistico di Nemi avendo a riferimento e valorizzando proprio le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche dello stesso e alla necessità di valorizzare e rendere fruibile, per quanto possibile, l’area archeologica del tempio di Diana in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e i privati, creando collegamenti agevoli tra il borgo e l’area del lago per facilitare percorsi di visita del Museo delle Navi/Emissario/Tempio di Diana. Storia, cultura, tradizioni e attività artistiche e culturali di Nemi devono necessariamente essere sempre valorizzate e tenute vive da un’azione costante, con programmi di interventi a sostegno delle iniziative e con l’utilizzo delle moderne tecnologie.
Consideriamo prioritario attivare finalmente una vera politica della gestione di tutto il ciclo dei rifiuti avviando la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale.
Siamo convinti del valore strategico del ricorso alla partecipazione ai bandi della Comunità Europea, sia in forma singola che associata (Unione dei Comuni), per attrarre fondi consistenti per: interventi strutturali per il recupero del centro storico, la risoluzione dell’annoso problema di Palazzo Ruspoli, programmazione e recupero del Verde Pubblico, bonifica delle sponde del lago, sistemi di videosorveglianza, viabilità, edilizia scolastica.
Riteniamo urgente un lavoro di ricucitura con tutte le aree urbane al di fuori del centro storico avviando opere di manutenzione, di sviluppo e di collegamento. E importante che tutti gli abitanti di Nemi si sentano parte integrante, con pari dignità, della comunità.
Ci proponiamo alla cittadinanza con entusiasmo e voglia di fare. Siamo consapevoli che è necessario valorizzare e utilizzare ciò che di positivo è stato fatto nel passato, evidenziando con forza gli errori compiuti e le tante occasioni mancate, nell’esclusivo interesse dei nemesi e di Nemi".

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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