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di Angelo Parca
Nemi (RM) – Continua a persistere una situazione di evidente pericolo per l'incolumità pubblica e privata a Nemi nella totale indifferenza, almeno fino ad oggi, da parte dell'amministrazione comunale, nonostante siano trascorsi più di tre mesi dall'esposto denuncia inviato al Comune di Nemi (Ufficio Tecnico e Comando della Polizia Municipale) e per conoscenza ai carabinieri di Nemi, al comando del Corpo Forestale di Velletri ed al Parco dei Castelli Romani – Guardiaparco.
Nella zona di Nemi alta lungo il confine di un lotto di terreno che costeggia via dei Corsi, nel tratto di competenza del Comune di Nemi, sono presenti piante di castagno di elevate dimensioni, poste nelle immediate vicinanze della pubblica strada, completamente parassitate dall'edera. Numerosi rami (alcuni secchi) di notevoli dimensioni sporgono sulla strada comunale fino a sfiorare la recinzione di alcune proprietà poste sul lato opposto della via. In particolare una pianta presenta una inclinazione del tronco che ha compromesso anche il palo della pubblica illuminazione posizionato accanto. Una situazione che senza nessun dubbio mette in pericolo la sicurezza dei residenti.
Eppure lo scorso 20 novembre 2014 il sindaco di Nemi aveva emesso l'ordinanza Nr° 11 in cui ordinava a tutta la cittadinanza: "di provvedere in urgenza, per quanto di propria competenza, alla verifica e alla manutenzione delle essenze arboree poste nelle immediate vicinanze di strade, aree e spazi pubblici che minacciano pericolo alla pubblica e privata incolumità ed in modo particolare a tutte le essenze arboree poste nelle immediate vicinanze di strade pubbliche". E che l'ordinanza disponeva anche: "Di dare atto che l'Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, provvederà attraverso i normali iter amministrativi ad adoperare una ricognizione generale su tutto il territorio comunale delle piante che necessitano di manutenzione, utilizzando il proprio personale o eventualmente, qualora le circostanze lo richiedano, attraverso ditte specializzate operanti nel settore.
Sentita la Forestale, che si è immediatamente attivata subito dopo la segnalazione della situazione di pericolo, ha confermato di aver inoltrato al Comune di Nemi il benestare alla messa in sicurezza degli alberi infestati dall’edera.
Il coordinatore per Roma e provincia di Assotutela Ivan Galea grida alla vergogna:”Non è possibile che all’esposto denuncia inoltrato dal direttore del quotdiano Chiara Rai non ci sia stato alcun riscontro nonostante la presa d’atto del Corpo Forestale dello Stato. Non vorremmo pensare che il fatto che l’albero pericolante sia nei più immediati pressi dell’abitazione del direttore del quotidiano sia motivo di menefreghismo. C’è un reale e concreto pericolo per l’incolumità delle persone e tra l’altro anche dei bambini. Dopo la sfortunata caduta dell’albero sulla via dei Laghi che ha ucciso un automobilista, il Comune di Nemi si è affrettato nella potatura e taglio del verde. Perché dopo un esposto si lascia passare tutto questo tempo prima di provvedere alla messa in siurezza anche nella zona alta di Nemi? Nei prossimi giorni, in caso di assenza di notizie da parte del Comune, presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica che saprà ravvisare i reati del caso.
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