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Roma

NEMI: PAURA PER CROLLO PARETE ROCCIOSA A RIDOSSO ABITAZIONI

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Tempo di lettura 3 minutiIl responsabile dei Vigili del Fuoco ha fatto presente che è stato effettuato un sopralluogo ad ottobre 2014

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Era il 2013, per l'esattezza novembre 2013, quando alcuni cittadini di Nemi segnalavano al sindaco Alberto Bertucci una possibile situazione di pericolo di frana a causa di copiose infiltrazioni di acqua nel muro di contenimento e di confine tra le proprietà delle suore Mercedarie e il cortile comunale interno in via Salita della Chiesa ai civici 2,4,6,8,10,12 e 14.

I residenti , nella lettera del 2013 segnalavano al primo cittadino Alberto Bertucci che le infiltrazioni di acqua si manifestavano già da oltre un anno anche quando non pioveva e che avevano provveduto a informarne verbalmente anche le suore Mercedarie, ma che non era stata fatta ancora nessuna operazione per arginare il fenomeno. Invitavano quindi il sindaco, quale primo responsabile della sicurezza della cittadinanza a prendere provvedimenti al fine di accertare e risolvere la situazione di presunto pericolo. In quanto se dovesse crollare il muro a causa delle infiltrazioni le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

I cittadini, a ottobre 2014, dopo ben un anno dalla segnalazione fatta al sindaco Alberto Bertucci del pericolo di frana e constatando il persistere delle infiltrazioni di acqua sul muro di contenimento delle suore Mercedarie di Nemi, sollecitavano, questa volta scrivendo oltre che al primo cittadino anche all'Ufficio Tecnico del Comune di Nemi, ai Vigili del Fuoco e alle suore Mercedarie, un intervento per risolvere il problema considerando il notevole peggioramento della situazione "constatabile facendo un semplice sopralluogo sul posto".

La nostra redazione, dopo aver constatato le copiose perdite d'acqua, testimoniate dalle foto che alleghiamo all'articolo, ha contatto i Vigili del Fuoco chiedendo se c'era stato un riscontro rispetto alla segnalazione fatta dai cittadini di Nemi.

Il responsabile dei Vigili del Fuoco ha fatto presente che è stato effettuato un sopralluogo ad ottobre 2014 dal quale è emerso che ci sono evidenti fuoriuscite di acqua dalla parete rocciosa sovrastante un muro alto circa 7 metri a ridosso della stessa parete rocciosa e che è stato trasmesso un fonogramma al Comune di Nemi. Durante il sopralluogo la suora Superore comunicava ai Vigili del Fuoco che aveva constatato da diverso tempo le copiose fuoriuscite di acqua e che le stesse sarebbero state risolte in quanto dipese dal serbatoio comunale in gestione all'Acea Ato 2.

Ebbene siamo nel 2015 e ad oggi la parete ricorda le cascate delle Marmore e il problema appare non risolto come non risultano ordinanze sindacali attue a mettere in sicurezza i cittadini.

Eppure per un altro caso simile a marzo 2014 il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha emesso un'ordinanza con la quale venivano evacuate otto famiglie dal palazzo di piazza Roma 28 (il condominio “I Gradoni”) a causa di copiose infiltrazioni d’acqua. Anche questa situazione era stata preventivamente segnalata al primo cittadino ma si è dovuti arrivare ad un'ordinanza di sgombero che si sarebbe potuto certamente evitare se si fosse ottemperato prontamente alla richiesta di intervento contenuta nella relazione scritta rimessa al Comandante della Polizia Locale di Nemi a febbraio 2014.

Dopo tre anni dal manifestarsi del fenomeno, anche per le "cascate delle Marmore" di Nemi l'amministrazione di Alberto Bertucci sembrerebbe avvolta nel silenzio su situazioni che di fatto interessano la sicurezza dei cittadini e che avrebbero bisogno di pronti interventi.

In molti ormai si chiedono che fine abbiano fatto le opposizioni a Nemi, che sembrano latitare su argomenti di primario interesse come quello della sicurezza. Sarebbe forse ora di presentare qualche interrogazione in più per sollecitare una maggioranza che oltre a fare facili proclami lascia ben poco spazio a fatti concreti.