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Roma

NEMI: PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA NON VA CONFUSA CON IL PD

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Tempo di lettura 3 minuti A destra come a sinistra, silenzio assoluto. L’amministrazione Bertucci, sembra non interessare più nessuno

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Riceviamo e pubblichiamo da Partecipazione Democratica

Egregio direttore,

prima di tutto rassicuri chi Le vocifera che è in atto una crisi interna a Partecipazione Democratica: che stia sereno, c’è sintonia e accordo tra noi. Detto questo, ci consenta un’osservazione: non riusciamo a capire la ratio delle  Sue continue allusioni a Partecipazione Democratica. In primo luogo il sospetto  di  fare prove di  larghe intese – Con chi?  Con  Bertucci?-  In seguito  il dubbio   se  la lista  sia ancora viva e vegeta – nonostante l’ultima ns nota inviata al Suo giornale e mai pubblicata il 21 novembre scorso -. Ad una attenta osservatrice dei fatti nemesi, non sfuggirà certamente qual è la situazione attuale  della politica di  Nemi.  A  parte le inchieste e gli tabella  pubblicati dal  suo quotidiano, le uniche voci  che attaccano con una certa  continuità il governo  Bertucci provengono dai  manifesti di Partecipazione Democratica. E’poco? Forse sì, tuttavia non vediamo altro. A destra come a sinistra, silenzio assoluto. L’amministrazione Bertucci,  sembra non interessare più nessuno. E allora perché punzecchiare Partecipazione Democratica?

Riteniamo doveroso riproporre una nostra nota pubblicata sul Suo giornale il 06/06/2014 , ” Prima di tutto ci preme sottolineare che  Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è semplicemente una iscritta del PD , il resto non ha  alcun rapporto con quel partito”.

Una sorta di  promemoria doveroso, visto che si  persevera nel confondere la nostra lista con il PD!!

 

Infine ci permetta una ultima  precisazione, quanto mai necessaria. Con Partecipazione Democratica si è cercato di connettere tra loro tutte le varie anime della sinistra nemese, squassate da decenni di faide. Al netto del risultato elettorale, riteniamo che lo spirito con cui si è lavorato prima e subito dopo le elezioni sia stato quello giusto. Per questo non possiamo che riproporlo a tutti i cittadini e le forze politiche, che ritengano prioritario impegnarsi nella  tutela e la conservazione del territorio di Nemi. Un tavolo  comune  dove costruire e condividere le battaglie x Nemi.  Del resto  non  vediamo altre opzioni credibili x salvare Nemi e il suo territorio. Se restasse questa situazione  la destra conquisterebbe nuovamente  il governo cittadino. Facilmente. 

Nota a cura di Chiara Rai 

Egregi aderenti a Partecipazione Democratica, 

mi fa piacere ricevere la Vostra comunicazione che come sempre pubblichiamo volentieri. Mi preme rispondere con poche e semplici parole. In merito la nota da voi inviata il 21 novembre scorso, solo ora scorgendo a ritroso la posta elettronica, mi sono resa conto di non averla notata. Dunque il motivo per cui non l'ho "mai pubblicata" è semplicemente che mi è sfuggita. Posso affermare che probabilmente è la prima volta che succede in quanto abbiamo sempre pubblicato tutte le note da voi pervenuteci. Forse se qualcuno di Partecipazione Democratica mi avesse in qualche modo contattata avremmo risolto la mia manchevolezza senza problemi, ma capisco che non siete tenuti a contattarci ogni qualvolta che inviate una mail. Comunque recupererò nelle prossime 24 ore e mi dispiace di non aver fatto caso al messaggio di posta elettronica. 

Riguardo presunte allusioni posso tranquillamente asserire che assolutamente io non alludo ma affermo e se intendo dire qualcosa la dico senza utilizzare convenevoli. Attraverso i miei numerosi tabella è chiaramente emerso il mio punto di vista e devo dire che non sia poi così tanto allusivo ma piuttosto esplicito e difficilmente male interpretabile. Noi siamo un quotidiano che sopra ogni evento ha molto rispetto dei suoi lettori e per questo accettiamo volentieri anche le critiche. Siamo lieti di sapere che Partecipazione Democratica sia viva e vegeta e che continui a lavorare: ogni qual volta si manifestano critiche e scambio di opinioni, significa che la democrazia, il diritto di critica e la libertà di pensiero non sono state colpite dal siero dell'oblio, pozione che i più vorrebbero far ingurgitare alle poche voci libere rimaste. Sempre a disposizione e grazie per averci scritto

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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