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Redazione
Nemi (RM) – Sicuramente non ha deciso di tenere gli occhi chiusi Partecipazione Democratica (partito di opposizione a Nemi rappresentato in Consiglio Comunale da Stefania Osmari) che decide di denunciare con un manifesto la situazione di abusivismo che profilera sulla Valle del Lago di Nemi. Una "ferita" che si allarga sotto gli occhi di tutti. Ecco la nota
"….tondo come un ombelico fra i colli boscosi.
Estasiato, così definì il lago di Nemi George Gordon, lord Byron. Sicuramente agli inizi del XIX° secolo in suoi occhi ebbero modo di vedere la valle in tutta la sua splendida bellezza. Degna cornice naturale di un gioiello di acqua dai meravigliosi colori, specchio ideale per lo splendore di Nemi, fonte d’ispirazione di poeti e pittori. Ai giorni d’oggi questa visione è cambiata. Non il lago, che rimane sempre il solito gioiello(anche se il livello delle sue acque è sceso in modo preoccupante ). Sta mutando pericolosamente la cornice in cui è incastonato. Capanni, casette, ville (anche due piani), abuso dopo abuso, la vista di un così splendido luogo risulta essere sempre più compromessa. Una ferita che, purtroppo, invece di rimarginarsi, sembra allargarsi ogni giorno.
Ci chiediamo: ma l’amministrazione comunale esercita il suo diritto / dovere di controllo per proteggere un simile gioiello?
Possibile che nessuno deputato a questa funzione trovi il tempo per affacciarsi sulla valle e rendersi conto di quello che sta accadendo?
Dopo venti anni di amministrazioni di destra la valle del lago è passata dall’essere proposta all’Unesco come patrimonio dell’umanità per la sua intonsa bellezza naturale, a serie ininterrotta di tetti, tettucci, piscine e tendoni (di legno e di plastica).
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