NEMI, PALAZZO RUSPOLI: IL CASTELLO ABBANDONATO CHE CADE A PEZZI

di Maurizio Costa

NEMI (Roma) – La principale attrazione culturale di Nemi, che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico, sta diventando un vecchio stabile da demolire. Palazzo Ruspoli, che domina la piazza principale del paese, versa in un totale stato di degrado: le finestre sono rotte o non sono presenti, l'intonaco esterno cade a pezzi e il cancello, che dovrebbe permettere l'accesso agli appassionati di cultura e di storia, è chiuso a doppia mandata.

Le condizioni – Il palazzo cade letteralmente a pezzi. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. La storia del ragazzo ucciso da alcuni calcinacci crollati dalla Galleria Umberto I, a Napoli, dovrebbe insegnarci qualcosa. La Torre dei Saraceni, la più alta di Palazzo Ruspoli, è inguardabile: le luminarie che scendono dalla sommità rovinano completamente la visione di questa bellezza unica. Inoltre, all'interno del castello, sono visibili delle colonne antiche e anche quella che sembra una tomba o una fontana con varie incisioni, reperti che potrebbero attirare numerosi turisti.

L'interno – Alcune parti del Palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze. Un abitante del paese ci ha detto che: "All'interno ci sono affreschi che, visto lo stato del castello, rischiano di scomparire per sempre." Riguardo alla possibilità di entrare, l'intervistato è stato glaciale: "Se non sei accompagnato da qualcuno non puoi entrare lì dentro."

Le potenzialità – Inutile dire quanto una bellezza del genere possa essere usata in maniera differente dal Comune, sebbene sia proprietà privata. Molti castelli e palazzi, in giro per l'Italia, sono stati acquistati e restaurati dalle amministrazioni comunali per farne veri e propri poli museali che fruttano centinaia di migliaia di euro ai Comuni. Basti pensare alla Torre del Moro di Orvieto: un semplice campanile in pietra che, al modico prezzo di 2 euro e ottanta, attira migliaia di turisti ogni anno.

La storia – La prima pietra di Palazzo Ruspoli è stata posata nel IX secolo dopo Cristo, per volere dei Conti di Tuscolo. Successivamente, il castello è stato abitato dai cistercensi, da moltissime famiglie nobili romane e da Cardinali: i Marchesi Frangipane, gli Orsini, gli Annibaldi, i Colonna, i Borgia, i Piccolomini, il Cardinale D'Estouteville, il Cenci, di nuovo i Frangipane, i Braschi, i Rospigliosi e i Ruspoli. Attualmente la proprietà appartiene alla famiglia Garofalo.

La speranza è che Palazzo Ruspoli possa diventare un bene pubblico per i turisti e per gli abitanti di Nemi, stanchi di assistere ad un vero e proprio castello abbandonato nel centro del paese.