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NEMI (RM) – Cercano la verità i familiari di P.D.S. il 22enne che lo scorso sabato è stato trovato esanime dopo un volo di 60 metri dal ponte di Ariccia.
Venerdì sera il giovane è uscito con tre amici in un locale e intorno alle 2:30 di notte decide di ritornare a casa anziché proseguire il giro con gli amici per un altro pub. Nella strada del ritorno però, fa un incidente con la sua Fiat Panda e finisce contro un palo vicino alla rotatoria in via Sebastiano Silvestri. L’auto s’incendia, i carabinieri intervengono sul posto per i rilievi e l’ambulanza trasporta il giovane al pronto soccorso di Albano intorno alle 2:40. Il ragazzo viene dimesso dall’ospedale intorno alle 3:45 di notte ma anziché fare ritorno a casa raggiunge a piedi il ponte di Ariccia e finisce in tragedia.
Le telecamere e lo smartphone del giovane
Importante è ricostruire quel lasso di tempo che passa dall’ospedale al momento del decesso e fondamentali al proposito saranno i filmati delle telecamere, ce ne sono circa 15 lungo il percorso che presumibilmente ha fatto il giovane, che potranno forse fornire elementi in più alla famiglia. C’è un legale che si sta occupando di inoltrare la richiesta di poter visionare filmati e conoscere i dati trovati nello smartphone del giovane. Il 22enne può aver percorso l’itinerario che parte da via Olivella e prosegue per via Appia fino al ponte di Ariccia con tempo di percorrenza a piedi di circa 40 minuti. Ma anche su questo non c’è certezza finché non si visioneranno i filmati
Intanto è da chiarire che il ragazzo non era assolutamente arrabbiato al pronto soccorso e che nessuno della famiglia ha ricevuto telefonate quella notte
C’è solo un elemento: intorno alle 2:37 di sabato il 22enne ha mandato un messaggio WhatsApp alla madre avvisandola che andava a dormire da un amico. Anche gli amici hanno provato invano a telefonare al giovane diverse volte quella notte perché avevano pensato di andare in un altro locale e volevano convincerlo a seguirli. Il ragazzo era gioioso, in gamba, amato da tutti. Una persona speciale con tanti interessi e progetti. Merita verità: “Abbiamo massima fiducia nella magistratura – dicono gli zii – ma non rimarremo ad aspettare che il tempo passi senza conoscere come sono andati i fatti”.
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