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di Ivan Galea
NEMI (RM) – Il sentiero Le Prata a Nemi è un tappeto di sacchetti neri di plastica che con tutta probabilità contengono fogliame e potature. Una fila lunghissima di sacchi che si snoda per la lunghezza del cammino fino al fontanile risistemato per metà.
Questo splendido posto naturalistico che ricade nel Comune di Nemi appare ancora in stato di abbandono: le luci sono perennemente non funzionanti e persino il cartello che indica il nome del sentiero è appoggiato da una parte con qualche graffio qua e la. Lo sforzo di togliere foglie e roghi dal percorso non basta e dato che siamo in campagna elettorale osiamo chiedere ciò che spetta ai cittadini: ordine, decoro urbano e rilancio di un sentiero naturalistico che dovrebbe essere uno dei gioielli del territorio e far parte del tanto agognato rilancio turistico che ancora non sembra essersi compiuto.
Nemi in questo periodo è un cantiere a cielo aperto: ci sono lavori ovunque, luci stradali all’avanguardia, la piazza Roma piena di transenne. Da questo scenario si capisce quanto sono vicine le amministrative: tutto il mondo è paese e Nemi non è esclusa da questa condotta del “cantiere elettorale”. I soldi per fare tutto adesso si sono trovati, la casa comunale è aperta e non si devono fare lunghe attese per essere ricevuti. Il paese sembra essersi proiettato in un cartone animato dove brillano gli arcobaleni e gli amministratori tornano a sorridere e a salutare facendo bella mostra delle proprie dentature come non si faceva dalle trascorse elezioni.
Allora che si faccia uno sforzo in più: puliamo i sentieri, tappiamo le buche, togliamo quel “baldacchino” che restringe a una sola corsia via Nemorense all’ingresso del Paese, diamo qualche contentino in più. In fondo per votare ci vuole una forza energica non indifferente.
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