Connect with us

Roma

NEMI, MASHA E' UN ARTISTA CHE SI MANTIENE GRAZIE ALLA PROPRIA ARTE NONOSTANTE LA CRISI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiIl racconto e le emozioni che trovano una comune condivisione

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

Chiara Rai

Masha vive e si mantiene, seppur con difficoltà, grazie alla sua arte. Non fa altri lavori, ma ha dedicato la sua vita all’espressione dei suoi sentimenti che riporta sulle sue opere, nelle tele e nella poesia. “Io pago le tasse come artigiano – dice Masha –  e riesco a restare in piedi nonostante la crisi, magari evito di comprarmi un paio di scarpe e compro una tela”. Masha ha aperto la sua galleria d'arte su Corso Vittorio Emanuele a Nemi nel 2006, realizzando così il suo sogno nel cassetto. L’apertura è coincisa con la crisi europea, un periodo difficile dove soltanto l’audacia e la tenacia di chi crede nelle proprie ambizioni poteva contrastare tutto il resto. “Avevo il forte desiderio – racconta l’artista – di aprire i mie sentimenti a colori. Un giorno un amico mi disse hai presente quando un dottore scopre una medicina rivoluzionaria e non dice niente a nessuno? Così fai tu, se non decidi di aprirti agli altri e avviare la tua galleria”. La soddisfazione più grande di Masha, è quando qualcuno entra in galleria e rimane colpito sia dalle sue poesie che dalle opere: “I soldi non sono la base della vita – dice Masha –  i soldi servono per vivere, ma purtroppo sta succedendo che sempre più persone con la crisi, si sentono crollare le fondamenta, tutto ciò che si sono creati perché hanno troppo vissuto in relazione ai soldi subordinando a loro il proprio essere. Anch’io ho bisogno di soldi,  ma per me non rappresentano le fondamenta. Arricchire la mia vita è per me un valore fondamentale, giocare con mia nipote è senz'altro più importante che pensare costantemente al guadagno materiale. A volta si sente la mancanza del superfluo, perché si è abituati al superfluo”.  Masha ha tanto da dire, è un vulcano di emozioni, ma non ritiene di dover girare il mondo per esporre le sue opere a destra e a manca: “Comunico al livello internazionale con le mie opere – aggiunge –  sono un travaglio tra emozioni e delusioni, tra gioie e dolori e la sensazione di inadeguatezza rispetto al sistema. Non mi importa di chi non mi capisce, mi rendo conto che a volte ricerco la mia solitudine che apprezzo e vivo bene con me stessa senza il bisogno di volere dimostrare nulla a nessuno”. E' il mondo che arriva da Masha, e quando si entra nella sua galleria si rimane senza fiato perché le sue emozioni sono sentimenti comuni che ognuno di noi interpreta e riconosce a suo modo. E’ il destino che porta da Masha e non conduce a lei soltanto per vedere le sue opere, ma per guardarle (che è ben diverso).  L’opera di Masha che ho avuto il piacere di fotografare è semplice nella sua complessità. “Ho avuto un cambiamento – racconta l’autrice –  un evoluzione interiore da un anno a questa parte. Non ricerco più la perfezione dell'immagine ma mi concentro sul contenuto nella sua semplicità”. L’opera rappresenta la leggerezza di un bambino (con un palloncino rosso) e un andare in controcorrente che Masha spera ancora che oggi esista. Si augura che si possa crescere col proprio io, senza essere uguale alla massa. Masha ha un suo sito web: “Col mondo interattivo ho un rapporto di curiosità – afferma –  perché la crescita e la scienza dipende da come ci rapportiamo con essa e dell'utilizzo che ne facciamo. Tanti ne hanno paura perché sono presi dall'ignoranza della non conoscenza”.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.