Nemi, lottizzazione ai Corsi: si prepara un nuovo fronte del no

 

di Alberto De Marchis


NEMI (RM) – Arrivano i primi rumors da alcuni cittadini di Nemi che tornano in campo per cercare di contrastare la recente approvazione del programma integrato di iniziativa privata in località Corsi. Una vicenda, quella del piano integrato ai Corsi, per la quale nel 2013 si era costituito un Comitato Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità, che dopo aver studiato attentamente il progetto presentato valutò l'impatto negativo sul borgo di Nemi soprattutto per l'equilibrio idrogeologico, esprimendo quindi il suo assoluto e incondizionato dissenso alla lottizzazione dei Corsi.

Oggi questa storia, che sembrava definitivamente chiusa e che invece il Tar ha riaperto dopo diverse vicissitudini legali che hanno visto prima il Comune di Nemi proporre un ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio per contrastare i “no” degli Enti sovracomunali per poi ritirarlo e avvalorare un ricorso dei privati al presidente della Repubblica, per poi ritornare al Tar, dove il Comune di Nemi il 22 dicembre 2015 ha prodotto una memoria con cui ha rappresentato – in sintesi – che:  il parere negativo che aveva espresso il Parco regionale dei Castelli Romani si basava su una motivazione erronea “perché investe (solo) profili di natura urbanistica che esulano” dalla sua competenza; – e che in ogni caso, non era dato comprendere le ragioni per le quali il Parco aveva ritenuto la zona priva delle “caratteristiche richieste per le zone territoriali omogenee del D.M. 1444/68”.

"Tra le cambiali firmate dal sindaco di Nemi per farsi eleggere, c’era anche quella di realizzare la lottizzazione dei “corsi – tuona Vairo Canterani di "Nemi per Sempre" e tra gli aderenti del Comitato Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità che si costituì nel 2013 – Le battaglie del mondo ambientalista – prosegue Canterani – hanno fatto “saltare” l’impegno, che, però è stato sempre rilanciato dal primo cittadino. Ora quel progetto è stato di nuovo riapprovato. A nulla sono valse le critiche degli ambientalisti, i quali vogliono sapere a chi giovi realizzare una ulteriore colata di cemento che, convoglierà un fiume di acqua piovana a valle, e cioè, – conclude Canterani – nel vulnerabile centro urbano".


Una storia che, nonostante la recente approvazione, promette ora nuove battaglie ambientaliste che potrebbero riservare nuovi colpi di scena.

 

Archivio video de L''Osservatore d'Italia – 2013 assemblea del Comitato Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità