NEMI, L'EX SINDACO BIAGGI INDAGA: C'E' UN SINGOLARE VERSO DA IDENTIFICARE

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi al direttore de L'osservatore laziale

“HI …….HI ….. HI …….HI …”
Caro Direttore,
anche io l’ho pensato, lo confesso!
No! Non è il nitrito di quel cavallo che il nostro illustrissimo progenitore, il buon Caligola, pare che abbia voluto far sedere sullo scranno del glorioso Senato Romano.
Da una accurata indagine sembra che sia soltanto il ghigno di un somaro (peraltro nobile animale che con i cugini, cavallo e mulo, ha portato sul groppone la civiltà occidentale) che, su facebook, ride in faccia alla gente con protervia ed arroganza.
“Mala tempora currunt!”, caro direttore! Ma non per il fatto che, in campagna elettorale, sulle arterie medianiche dei “social network, scorrano gli umori, le frustrazioni, il nanismo etico con l’io ipertrofico, il linguaggio di tendenza e le carenze grammaticali e sintattiche e non solo di chi, direbbe il buon Sordi, “è stato rovinato dalla guerra”. Grazie a Dio, sullo schermo piatto, colorato come l’universo, come fiori gentili, sbocciano anche le intelligenze e le sensibilità di chi ha la fortuna di esserne dotato.
Sono rari, ma illuminano il panorama.
No, caro direttore, non rimpiango le campagne elettorali dei comizi con palchetti sgangherati ed amplificazioni afone, perché altrimenti mi faresti tana sull’anagrafe!
Eppure, un leggero rimpianto per quei confronti ideologici, in gara a strillare per sostenere con foga e passione la dimensione dei “valori”, non è del tutto fuori luogo e fuori tempo.
Erano in definitiva le proiezioni delle speranze di una società in crescita, sparate sul “cinemascope” della vita.
Illusioni? Si forse, caro direttore, così purtroppo appaiono se le confrontiamo con il desolante panorama odierno.
Perché, vedi, oggi, qui a Nemi, siamo costretti ad impostare, necessariamente, la campagna elettorale sulla legalità, sulla onestà, sulla necessità che gli amministratori pubblici, oltre che a sembrarlo, debbano essere immacolati come la banchisa polare.
Meno male che ci viene in soccorso la Costituzione! L’articolo 54, cito a memoria, infatti, impone agli amministratori di comportarsi con “DISCIPLINA ED ONORE”.
Sostantivi che fanno tremare le vene ai polsi! Sostantivi di fronte ai quali tutti ci dovremmo inchinare.
Ma come è possibile coniugarli con lo sfacelo al quale quotidianamente assistiamo, anche qui a Nemi.
Ti domando, caro direttore, secondo te “DISCIPLINA E ONORE” si possono coniugare con i comitati d’affari, con il dinamismo faccendiere, con la megalomania sfrenata, con la petulanza fastidiosa che, come batteri e virus minacciano di inquinare anche l’idillio nemese?
Ma quando mai è accaduto che un amministratore pubblico di Nemi sia stato indagato per un grave reato compiuto contro lo stesso Comune che amministrava! Ma quando mai è accaduto che un amministratore di Nemi si sia dovuto dimettere dalla carica per sfuggire, sembra (ma è certamente sicuro), al pericolo di un provvedimento di carcerazione cautelare da parte della Magistratura! Ma quando mai è accaduto che a Nemi, un Sindaco, per la precisione Cinzia Cocchi, abbia dovuto fare pulizia in casa a rischio di subire agguati e tradimenti politici! Come puntualmente è accaduto.
Ma quando mai è accaduto che un responsabile apicale del Comune di Nemi abbia dovuto dimettersi, in fretta e furia, pare (ma è sicuramente così!), per scongiurare di essere associato, come si diceva una volta, alle patrie galere!….Seppure, si capisce, in via preventiva e cautelare.
Rabbrividiscono, passami questo messaggio, subliminale anche i sampietrini di qualche sentiero che ha meritato troppa “attenzione”!
E come la mettiamo con la disciplina e con l’onore vanamente imposti dalla nostra Costituzione?
E poi, caro direttore, che ne pensi della meritocrazia, intesa in senso buono, come la necessità di selezionare i migliori per far funzionare meglio la società, soprattutto nella sua dimensione pubblica.
E invece non è così!  Se un extra-terrestre, dall’alto dell’oblò magico del suo disco volante, gettasse un occhio bionico sul nostro pianeta azzurro, vedrebbe eserciti di scalatori sociali, di manutengoli, di tirapiedi, di portaborse, di l…….li, di mandatari loschi ed interessati pronti a vendere anche le reliquie di famiglia per molto meno del biblico piatto di lenticchie.
Purtroppo anche nella piccola Nemi è così!
Ahinoi! Per fortuna ci sono ancora solide ancore che non consentiranno la sua deriva ed appigli forti ai quali legare il vessillo, si direttore, di quella Disciplina e di quell’Onore che portiamo nel cuore.
Gli elettori possono guardarsi intorno e scegliere, vedere dove è stata fatta pulizia e dove la serietà, la sobrietà, l’esperienza e l’affidabilità del candidato Sindaco Cinzia Cocchi non possono essere superate dal dinamismo faccendiere ed arruffone: sempre…sempre…menzognero!
Stavo per scrivere: “HI….HI….HI….”, ma lo cancello!
Sempre tuo
     ALESSANDRO BIAGGI