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NEMI (RM) – Cade un albero, danneggia la recinzione di un palazzo e per rifarla alla meno peggio il Comune di Nemi spende ben 7 mila e 320 euro. Una somma molto alta impiegata per una semplice riparazione di una recinzione danneggiata. L’oggetto dell’intervento è il muro di confine della proprietà privata che si trova tra via dei Gladioli e via delle Violette, palazzine che fanno angolo e quasi si affacciano sulla via De Sanctis.
Sulla determina dirigenziale numero 276 del 18 maggio 2017 del Comune di Nemi si legge l’elenco delle opere che sono state “rese necessarie” per ripristinare la recinzione ma che di fatto, ad occhio nudo, sembrano più lavori fatti in economia dove il presunto getto in opera del cordolo per il sostegno dei pilastri di ancoraggio della nuova recinzione sembra più un “cerotto” di cemento spalmato a mò di gelato per bloccare l’ambaradam del nuovo recinto.
Dalle foto infatti si evince la portata del lavoro. A questo punto o sembra esserci stata una sopravvalutazione nel computo metrico estimativo redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi oppure sembra essere mancato un controllo dei lavori effettuati. Intanto circa 7mila euro delle tasche dei cittadini sono stati spesi.
Ma chi vigila sulla effettiva qualità dei lavori effettuati? Di fatto, da quello che si può notare, sarebbero bastati mille euro per ottenere lo stesso risultato. Ma questo è ovviamente solo un parere. E a lungo andare bisogna sicuramente rimettere mano ai lavori fatti alla buona e di esempi finora ce ne sono: diverse opere realizzate negli ultimi tempi ora hanno bisogno di manutenzione. Guarda le luci nel centro storico e nella valle del lago…
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