Nemi, isola ecologica: è braccio di ferro tra Comune e Acea

NEMI (RM) – Braccio di ferro tra il Comune di Nemi e il gestore idrico Acea riguardo l’annosa questione relativa il sito dove poter realizzare l’isola ecologica e far decollare la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale.

La giunta comunale ha infatti deliberato un atto di indirizzo politico-amministrativo finalizzato a incaricare un professionista esterno (geologo) di predisporre una documentazione che verifichi la fattibilità tecnica e normativa al fine del completamento del procedimento di realizzazione dell’isola ecologica in variante allo strumento urbanistico Comunale.

Il gestore del servizio idrico Acea, infatti, ha dato parere sfavorevole alla realizzazione dell’isola ecologica in via della Radiosa in conferenza dei servizi, nonostante il Comune di Nemi avesse specificato che “l’isola ecologica sarà semplicemente un centro rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto per legge, e non ci sarà nessuna gestione del rifiuto”.

Secondo il Comune l’isola ecologica non è gestione dei rifiuti

E anche dopo una nota inviata dagli amministratori comunali di Nemi all’Acea in cui si sosteneva che l’impianto non rientra nella gestione dei rifiuti, l’Acea ha ribadito il proprio diniego lo scorso 12 luglio. E proprio su questo punto invece Acea è stata inequivocabile e perentoria perché, leggi alla mano, ha evidenziato che l’art. 183 comma 1 lettera N del D lgs 152/2006 con il termine “gestione” deve intendersi “prelievo dei rifiuti compresa la cernita preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta, ai fini di un loro trasporto nei centri di trattamento”.

In pratica in via della Radiosa, nelle vicinanze del sito dove gli amministratori comunali intenderebbero realizzare l’isola ecologica, esiste un pozzo d’acqua che serve la popolazione e l’Acea ha riportato ad litteram l’articolo 94 comma 4 del D.lgs 3 aprile 2006 n°152 che stabilisce che la zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica captata. In particolare nella zona di rispetto è vietata la gestione dei rifiuti.

Il geologo che verrà incaricato dal Comune di Nemi, dunque, dovrà cercare di dirimere una situazione che lo stesso Comune definisce complessa.