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NEMI, IMU – TASI: STANGATA PER LE FAMIGLIE E I COMMERCIANTI

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Tempo di lettura 3 minuti Cocchi è rimasta sorpresa dall’emendamento del Sindaco Alberto Bertucci nel corso del consiglio comunale, che ha eliminato l’aliquota agevolata dell’ 8.6 per mille per i locali commerciali

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di Angelo Parca

Nemi (RM) – “L’amministrazione Bertucci ha aumentato di 50 mila euro il prelievo di tasse a carico dei cittadini. In pratica ogni famiglia pagherà mediamente 80 euro in più. Detto aumento graverà soprattutto sui cittadini meno abbienti del centro storico. E restiamo tutti in attesa della stangata di fine anno del saldo Tari. Grazie Sindaco!”,

Questo il manifesto di insieme per Nemi che sintetizza in poche righe la stangata Imu – Tasi applicata a Nemi. Il consigliere di minoranza Cinzia Cocchi, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, ha sviscerato qualche semplice concetto: “si stanno aumentando in modo spropositato le tasse sulla casa e su tutti gli altri immobili – ha esordito – l’amministratore “virtuoso”, quale si definisce il sindaco Alberto Bertucci, come farebbe un buon padre di famiglia, in un momento di crisi, dovrebbe tagliare ciò che è superfluo a beneficio di ciò che è più necessario. Privilegiando i servizi ai cittadini e il sostegno alle fasce più deboli. Quindi, cercare di contenere al massimo la pressione delle imposte”. Cocchi ha chiesto per quale motivo la giunta Bertucci ha deciso di applicare soltanto l’imposta IMU sulla 2° casa e non IMU e TASI. Per Cocchi, il motivo per cui non è stata applicata l’imposta TASI sulle seconde case, vede un atteggiamento furbesco in quest’operazione, giacché l’incasso della TASI sarà destinato obbligatoriamente solo per servizi indivisibili, quindi a scapito dei servizi da garantire ai cittadini come la pubblica sicurezza e vigilanza, la viabilità, l’illuminazione, la tutela dell’ambiente, il verde pubblico, il servizio di protezione civile, i servizi cimiteriali e di cogente necessità di servizi socio assistenziali.
Cocchi è rimasta sorpresa dall’emendamento del Sindaco Alberto Bertucci nel corso del consiglio comunale, che ha eliminato l’aliquota agevolata dell’ 8.6 per mille per i locali commerciali che era stata prevista nella proposta di delibera, per portarla al 10.60 per mille: “In questo momento di crisi economica – ha proseguito Cocchi – è un ulteriore schiaffo alle attività produttive e commerciali del nostro paese, che, anche grazie a loro, viene incentivato di turismo”.
Inoltre ha reiterato quanto già dichiarato l’anno scorso, che il bilancio di previsione dell’anno corrente dovrebbe essere già approvato, ma ahimè questa amministrazione aspetta l’ultim’ora e cioè la scadenza imposta dal governo entro il 30 settembre. Ritiene tutto ciò un atteggiamento “sciatto”, una mancanza di attenzione a questi passaggi obbligatori e di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’Ente. Si chiede come sia possibile che non si trovi il tempo di approvare il bilancio di previsione in un comune di 2000 abitanti a differenza dei comuni limitrofi, molto più grandi di Nemi, che hanno addirittura approvato le aliquote IMU e TASI entro la prima scadenza del 31 maggio. Ravvede anche in questo la mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini, che si vedranno costretti a pagare l’IMU e la TASI interamente alla fine dell’anno.
Informazioni

Consiglio Comunale del giorno 8 settembre 2014 ad oggetto:
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE IMU ANNO 2014
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE TASI (TRIBUTO SERVIZI INDIVISIBILI) ANNO 2014
IMU:
Abitazioni principali A1, A8 e A9 (case di lusso) e relative pertinenze al 3.5 per mille.
Tutti gli altri immobili ed aree fabbricabili al 10,60 per mille.
Aliquota agevolata al 7.6 per mille per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado che vi abbiano stabilito la residenza.
Era stata prevista un ulteriore aliquota agevolata all’8.6 per mille per gli immobili di categoria C/1-C/3-D/1-D/2-D/7-D/8 (locali commerciali, negozi, etc. , ma il Sindaco, nel corso del consiglio, ha proposto alla maggioranza un emendamento per l’eliminazione prevista nella proposta di delibera iniziale. Quindi, su tali immobili sarà applicata l’aliquota del 10.60 per mille.
Unica detrazione prevista: € 200,00 per le abitazioni di lusso!
TASI:
Abitazioni principali e relative pertinenze al 2.50 per mille
Fabbricati rurali al 1.0 per mille
Per tutti gli altri fabbricati 0, in quanto l’aliquota IMU risulta già fissata al massimo del 10.60 per mille.
Non sono state previste detrazioni!

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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