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di Ivan Galea
Nemi (RM) – Ben 2.500,00 euro pagati dal Comune di Nemi ad "Antica Piscicoltura Catarci Ovidio e Carlo" per locazione impianti sportivi del Campionato di Nuoto 2015. Una cifra, quella pagata, che appare in tutta evidenza esagerata per aver utilizzato un pontile che s'affaccia sullo specchio lacustre di Nemi.
Anche quest’anno l'amministrazione comunale di Nemi ha confermato la volontà di voler organizzare per la prossima stagione 2016 il Campionato Italiano di Nuoto di Fondo e mezzo fondo in acque libere. Sicuramente una bella iniziativa, che viene organizzata ormai da diversi anni, peccato però che la gestione dei soldi pubblici legata all'evento sportivo appaia come un vero e proprio spreco che assume una rilevanza ancor più grave in questo particolare periodo storico in cui i pubblici amministratori dovrebbero operare una politica parsimoniosa e soprattutto rispettosa verso una cittadinanza provata duramente da gabelle e tasse varie.
"Chissà se le opposizioni hanno ritenuto di sollevare, chiedendone conto, queste modalità di gestire la "cosa pubblica" e se ci sono agli atti interrogazioni da parte delle stesse." Commenta un residente del luogo che si è rivolto alla redazione de L'Osservatore d'Italia per evidenziare l'allegra gestione. Abbiamo quindi deciso di approfondire l'argomento, per capire come è stato amministrato l'ultimo evento sportivo andato in onda a Nemi lo scorso 5 luglio 2015.
L'amministrazione di Alberto Bertucci spende per la gara di nuoto la bellezza di 18.999,40 euro, di cui 11.400,00 euro regionali e il resto a carico dell'Ente locale. E tra le varie spese sostenute spicca all'occhio quella di 4.750,00 euro pagati per trasportare e ospitare gli atleti. Vada per il trasporto ma l'ospitalità, per di più presso una struttura alberghiera di Velletri quindi senza nessun tipo di beneficio per i commercianti di Nemi, è apparsa totalmente fuori luogo. "Perché i cittadini devono pagare l'ospitalità agli atleti – commenta il residente – visto che dall'evento la comunità non ha tratto nessun tipo di beneficio?". In effetti sentendo un pò in giro le "voci di corridoio" sembra proprio che per questo evento l'unico a trarne qualche ritorno d'immagine sia stato solo il sindaco e la sua giunta, visto che la manifestazione di per se non ha portato nessun tipo di affluenza nella cittadina di Nemi.
Suscita ilarità oltretutto la descrizione dei 976,00 euro pagati per il trasporto di quello che viene definito nella determinazione comunale un "battello elettronico". Ebbene si, a Nemi si usa il battello elettronico che forse è una specie di astronave sottomarina stile Nautilus progettata appositamente per l'occasione. Forse qualcuno avrà il buongusto di spiegare cosa si intende per "battello elettronico".
Non sono mancate nemmeno le "T-shirt, pettorali" pagate la modica cifra di 1.000,00 euro alla ditta "Punto e a Capo" di Velletri, la stessa ditta che ha prodotto i famosi cartelli posti agli ingressi del paese delle fragole riportanti la mega bufala del gemellaggio tra Nemi e Nottingham.
Le altre spese sono state relative a: 585,euro per fornitura bagni chimici, 2.000,00 euro a Radio Radio, per la pubblicità dell’evento, 1.500,00 euro alla Pro Loco di Nemi per spese collaboratori sportivi impiegati nell’organizzazione del percorso e allestimento campo di gara, 1.000,00 euro all'Associazione Nemus Caligula per fornitura coppe, targhe, trofei, 750,00 euro per fornitura ristoro atleti, 1.464,00 per servizio fotografico, fonici, speaker, 824,00 euro per locazione impianti (audio, cronometraggio ..), 200,00 euro per giudici di gara, arbitri, cronometristi, 450,00 euro per tasse federali e infine 1.000,00 euro per medico/ambulanza.
Organizzare eventi è cosa buona e giusta se questi portano benefici alle varie attività ricettive e al turismo cittadino, ma questo non sembrerebbe essere stato il caso. Se l’amministraizone Bertucci ama così tanto organizzare eventi, dovrebbe iniziare a pensare a farsi una solida base di sponsor pronti a investire su questo tipo di iniziative collaterali e per nulla redditizie per gli operatori commerciali del paese. Ancora però, si spende e si spande senza uno studio preventivo di fattibilità progettuale che consideri concrete entrate per Nemi.
Ma suvvia, non pensiamoci più sono ormai volati via circa 20 mila euro per il nuoto. Non sarebbe stato meglio investirli per resuscitare un nuovo centro canoe?
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