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NEMI (RM) – Stampa Romana ha diffidato il Comune di Nemi. Il sindacato unitario dei giornalisti che svolgono la professione a termini di legge e che risiedono o che svolgono la propria attività nel Lazio è intervenuto nei confronti dell’amministrazione guidata da Alberto Bertucci per via di un bando pubblicato sull’Albo Pretorio online del Comune finalizzato alla ricerca di un addetto stampa per un incarico di un anno.
Una prima eccezione quella relativa il fatto che sul bando viene indicato un compenso di 1850 euro senza alcuna indicazione se si tratta di compenso mensile o annuale per una prestazione da lavoro autonomo.
Un punto che è stato chiarito dalla giornalista Paola Scarsi che ha chiamato il Comune di Nemi per avere chiarimenti sul bando da addetto stampa nella parte relativa al compenso: “Mi hanno detto che la cifra di 1850 euro è mensile. – Fa sapere Scarsi – Ho cercato Massimiliano Fulli (segretario comunale mi pare) che firma il bando per segnalare anche a lui l’ambiguità del testo ma non c’era. Una sua assistente mi ha assicurato che glielo avrebbe fatto presente”.
Altra questione, sollevata da Stampa Romana è che sul bando è prevista una selezione solo per titoli, negando un chiaro principio selettivo che Stampa Romana rivendica, cioè avere una selezione anche per colloqui con un membro della commissione giudicante scelto tra i giornalisti”. Per queste ragioni l’amministrazione comunale è stata formalmente diffidata di ritirare in autotutela il bando.
Eppure sono già 6 anni che il Comune di Nemi ha affidato il servizio di comunicazione istituzionale, senza passare per bandi, a un giornalista che fino a qualche tempo fa risultava ricoprire la carica di ufficio stampa di un personaggio politico molto in vista.
E riguardo questo bando qualcuno ipotizza che possa trattarsi di un vestito cucito su misura per qualcuno… e come diceva Giulio Andreotti “A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina”
“Si tratta di una ennesima controversia tra Comuni che non rispettano la legge 150/2000! – commenta Giovanni Venditti già membro di segreteria di Stampa Romana con delega agli Uffici Stampa – La soluzione – prosegue Venditti – sarebbe quella di un protocollo d’intesa tra Anci-Lazio e Stampa Romana come è stato già fatto a livello nazionale tra Anci Nazionale e FNSI, protocollo già adottato in alcune Regioni d’Italia”. Venditti fa inoltre sapere che aveva iniziato la trattativa, in qualità di membro di segreteria di Stampa Romana con delega agli Uffici Stampa, tra la stessa Stampa Romana ed Anci Lazio. “L’iter è stato concluso o interrotto? – prosegue Venditti – Sarebbe interessante sapere la risposta. Giusta, comunque, la richiesta di ritiro del bando in autotutela ma la situazione va risolta complessivamente una volta per tutte inclusa la definizione della formazione della commissione d’esame secondo la legge e con la presenza di colleghi giornalisti”.
Infine sempre Venditti ha voluto rivolgersi direttamente al primo cittadino di Nemi al quale ha dato un consiglio e posto qualche domanda: “Caro Alberto, – Alberto Bertucci Ndr. – a titolo amichevole, ti invito a rivedere il bando per addetto stampa che hai pubblicato sul sito del Comune di Nemi perché contiene una serie di errori procedurali. Se vuoi posso aiutarti a renderlo più corretto avendo ricoperto l’incarico di membro di segreteria di Stampa Romana con delega proprio agli Uffici Stampa. Ci sono alcuni aspetti che non si comprendono: perché non pubblicare la graduatoria pur con l’assegnazione di punteggi? Perché riservarsi di annullare il bando? Perché il termine per la domanda è di soli 10 giorni? Ci sono motivi di urgenza? Ma l’attuale addetto stampa come e quando è stato assunto? In zona non ne abbiamo avuto notizia. Credo che la trasparenza sia un diritto/dovere di una pubblica amministrazione.
Un cordiale saluto Giovanni Venditti”
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