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Red. Politica
Nemi (RM) – È davvero interessante osservare le correnti politiche che si adagiano come fossero sul letto di un torrente e si fanno trasportare dai venti del momento, dalle opportunità, dalle occasioni… Davvero la politica è qualcosa di affascinante.
Nella piccola Nemi, addirittura questi cambiamenti sono ancora più evidenti: persone che mosse da un “pensiero civico” durante il periodo delle passate amministrative di Nemi si tuffano, qualche tempo dopo nel Partito Democratico: è stato il caso di Azzurra Marinelli, partita da Sel, promotrice del pensiero che ha portato Beatrice Faina a candidarsi sindaco nelle amministrative di Nemi del 2012 e poi approdata nel Pd vicinissima alla deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni, anch’essa passata nel partito di cui il premier Renzi è segretario.
Pure Faina è passata da Pensiero Civico, lista civica appoggiata da SEL Nemi rappresentato da Azzurra Marinelli nel 2012, al Partito Democratico addirittura come candidata alle amministrative capitoline 2016 nella lista a sostegno di Roberto Giachetti sindaco di Roma. Scelte probabilmente frutto di una profonda riflessione della quale non ci interessa andare in profondità se non commentare i tempi che cambiano.
E mentre le nuove anime confluivano nel Pd, a Nemi è finita pressoché nell’ombra la persona del consigliere comunale Stefania Osmari: lei fu scelta dall'allora larga coalizione di centrosinistra per la corsa a sindaco di Nemi e poi eletta con “Partecipazione Democratica” una sorta di “lista costola” di un Pd che un tempo traghettava con passione Massimiliano Conte e ora a quanto pare coordinato da Azzurra Marinelli. Passione che poi si è spenta perché probabilmente ci si è confrontati con una realtà difficile dove ci sono molte teste e forse poche idee.
Insomma A.A.A. cercasi centrosinistra, ma anche centrodestra che ai Castelli Romani ha preso una bella sonata e l’esempio lampante è la completa sparizione dell’esercito dei palozziani nella roccaforte di Marino dove a stravincere alle ultime amministrative di giugno sono stati i pentastellati. E i veleni all’interno del Pd, con i franchi tiratori neppure troppo celati, hanno penalizzato il centrosinistra anche nel “paese di fronte” dove al ballottaggio tutti i voti sono confluiti sui Cinque Stelle per mandare a casa Flavio Gabbarini.
Tornando a Nemi rimane quindi ben saldo il sindaco Alberto Bertucci, con la sua civica "Uniti per Nemi" e la sua vicinanza alla lista di Michele Baldi, capogruppo in Regione Lazio della lista Zingaretti con l'opposizione di Cinzia Cocchi, rimasta il più delle volte in solitario durante i consigli comunali a Nemi, nel rispetto del ruolo che le compete e che le è stato attribuito dai cittadini che l’hanno votata.
Poi il nulla. Ci si chiede se anche il Paese delle Fragole celi segretamente i Cinque Stelle, comparsi qualche anno fa con un profilo Facebook rimasto poi poco utilizzato se non addirittura scomparso. Insomma di militanti pentastellati, finora, non se ne vede l’ombra. Forse si paleseranno qualche mese prima delle prossime elezioni del 2017. Forse c’è già un gruppo di giovani che aspetta il momento di presentarsi come “il cambiamento”. Staremo a vedere, fatto sta che le correnti di pensiero sono ancora molte.
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