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Redazione
Nemi (RM) – A Nemi ci sono diversi paradossi e un giallo: uno dei paradossi è che proprio all’inizio del corso su piazza Roma, fino a qualche tempo fa, c’era uno scivolo dove i bambini si fermavano a giocare all’uscita della scuola e ora non c’è più.
Si è rotto e pare che non ci siano i fondi sufficienti per comprarne un altro. Così l’unico parco giochi di Nemi centro (se così lo vogliamo definire perché si trattava di uno spazio dedicato allo scivolo dove molti bambini amavano intrattenersi finita la scuola) sul corso di Nemi è letteralmente scomparso.
Ricordiamo ancora quando circa due anni fa l’albero che domina lo spazio era stato addirittura guarnito di uova colorate per Pasqua, quando l’amministrazione comunale di Nemi regalò ai bambini addirittura un grande uovo di cioccolato. I sogni dei più piccoli sembrano essersi infranti tutti quest’anno: niente addobbi pasquali, niente uovo gigante e soprattutto niente più scivolo. Niente di niente.
Sembra quasi che quella piazzetta vuota di Nemi centro, orfana del gioco, voglia accostarsi al vuoto e incuria di piazza delle Colombe a Nemi alta, dove non ci sono spazi pubblici dedicati ai più piccoli, non c’è un’isola pedonale, ma solo automobili che alla sera utilizzano la piazza come parcheggio.
Allora non resta che provare ad andare al nuovissimo parco giochi ai Lecci: una desolazione costata 20 mila euro di fondi regionali destinati alla risistemazione di aree verdi oltre a 5 mila euro di fondi del Comune di Nemi. Uno spazio non più invitante come l’avevamo visto lo scorso maggio quando era appena comparso così, da un giorno all’altro.
Ecco il giallo è rappresentato proprio da questo parco giochi ai Lecci: non risultano atti sull'albo pretorio online del Comune di Nmei che ne ufficializzino la pubblica fruizione ed è perennemente chiuso e preda soltanto di rovi che crescono, ramoracci e farinelli che prosperano.
Un albero storto, l’erba incolta che fra poco nasconderà tutto. Un parco da sempre disabitato e la prova è che tra la sabbia, sotto i cavallucci, ci è cresciuta l’erba: nessun piedino sembra aver mai calpestato quegli spazi. Cancello chiuso che potrebbe aprirsi anche con una spinta: ma nessuno si addentra o tenta di aprire qualcosa di malridotto e chiuso e che invece doveva essere uno spazio dedicato al divertimento dei più piccoli.
E poi c’è l’incognita che probabilmente non sia stato neppure collaudato: chi manderebbe il proprio figlio in quello spazio triste e preda dell’incuria?
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