Connect with us

Roma

NEMI, GIUNTA BERTUCCI: PAROLE, NON FATTI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Partecipazione Democratica: "Le certezze elettorali del duo Libanori/Bertucci stanno fallendo."

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

[VIDEO – NEMI GIUNTA BERTUCCI: I MIEI PRIMI 162 GIORNI]

 

Redazione

Nemi (Rm) – Riceviamo e pubblichiamo la nota della lista civica Partecipazione Democratica

Trasporto pubblico

Andare a scuola per i ragazzi nemesi sta diventando  un problema. Il servizio di trasporto pubblico purtroppo non è regolare. Puntualmente una –due- a volte anche tre volte la settimana, gli studenti se non automuniti, sono costretti a saltare le lezioni. Nell’era Bertucci succede anche questo. Non bastassero già  gli innumerevoli problemi  che questa giunta è già riuscita a creare di suo, ci si mette anche la Società regionale di Tpl.  E pensare che l’uomo forte della giunta ricopre anche la carica di consigliere del CDA di questa Società. Che solamente 5 mesi fa,  durante la  campagna elettorale,  fece bella mostra per settimane un manifesto nella bacheca udiccina firmato dal medesimo, allora solo candidato nella lista Bertucci, in cui informava la cittadinanza che finalmente Nemi poteva contare sul ripristino di alcune corse festive grazie al suo interessamento. Fatti non parole…  sempre dalla parte dei cittadini   scriveva  l’ex candidato a Presidente del Consiglio Comunale  su un noto social network. Forse tanta enfasi perché allora si era in campagna elettorale. Oggi tutto è cambiato. Vinte le elezioni  sono spariti  i fatti  e sono tornate le  chiacchiere.  Sull’argomento, il consigliere Cotral ed ex candidato alla Presidenza del Consiglio Comunale, consigliere di maggioranza del comune di Nemi, con il solito piglio decisionista del 'xe penso mi', assicura il suo impegno alle segnalazioni dei cittadini nemesi che arriveranno in Azienda Cotral  firmate con nome e cognome. E il suo ruolo di amministratore comunale?  Ignorato. Come dire passata la festa (le elezioni) gabbato lo santo (i cittadini nemesi).   Oggi il suo ruolo istituzionale gli imporrebbe  ben altro atteggiamento. Quello di assumersi la responsabilità di  intervenire celermente e  pretendere, dalla sua Cotral, che un servizio essenziale per la nostra comunità, come quello del trasporto pubblico, funzioni e sia garantito regolarmente ogni giorno per tutti i cittadini.   

Strada Nemi Lago
La strada del Lago è ancora  chiusa. Dopo una intera campagna elettorale passata a promettere che l’avrebbero aperta subito, forti delle loro  buone relazioni  in Regione, la Pinocchio enterprise  (giunta Bertucci/Libanori) ancora non è riuscita a rimuovere il 'new jersey' che sbarra il passo alla via.  Eppure la Regione ha finanziato lavori per un importo di 206.722,46 euro che, secondo quanto riportato in  tabella, sarebbero terminati a settembre di quest’anno. La Provincia, ente proprietario della strada, ed unica deputata a riaprirla, sembra che ancora non ne sappia niente. Sulla stampa qualcuno mette addirittura in dubbio che i  lavori fatti siano sufficienti a  garantire  l’incolumità di mezzi e persone. Un dato è certo. Che, anche su questo argomento, le certezze elettorali del duo Libanori/Bertucci  stanno fallendo. 

E’ dal 2008 che il centro destra promette. Siamo alla fine del 2012. I cittadini nemesi  ancora aspettano!!

 

tabella PRECEDENTI (TRASPORTO PUBBLICO):

 


 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti