NEMI, GITA DOMENICALE… TRA BUCHE, SENSI UNICI PSICHEDELICI E… MONNEZZA

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da un lettore che si definisce turista pentito:

Questa mattina, complice il caldo afoso, ho deciso di fare una gita a Nemi visto che è spesso presente sul vostro giornale. Ho preso la moto e sono partito. Arrivato al bivio che porta a Nemi imbocco la strada e trovo la prima sorpresa: la domenica è istituito il senso unico. Giro un po’ per le stradine (segnaletica carente e confusa) fino a quando un gentile signore mi dice che devo passare per la galleria. Ritorno sulla via dei Laghi e finalmente trovo la famosa strada della galleria e la seconda sorpresa. Sui lati della strada è sparsa immondizia per decine e decine di metri (guardi le foto), cosa indegna di un paese civile. Continuo il tragitto, arrivo alla galleria (terza sorpresa) dove fortunatamente mi sono salvato da una terribile caduta grazie alla bassa velocità: all’inizio, al centro e alla fine del tunnel ci sono 4/5 buche profonde almeno 10 cm che sono letali per motociclisti e ciclisti a causa del cecità momentanea che si prova entrando nella galleria. Forse avrei corso meno rischi e sarei arrivato anche prima se avessi scelto Milano come meta. Preso un veloce caffè (nel complesso il paesino è bello) me ne sono andato. Se questi sono i biglietti da visita, credo che non tornerò mai più a Nemi. 

Un turista pentito.

 

Risposta a cura della redazione Lazio de L'Osservatore d'Italia

Gentile Turista, ci dispiace che non ha voluto scriverci firmandosi con nome e cognome. Per dovere di precisazione le specifichiamo che il tratto con le buche ricade nel territorio di Nemi e la sporcizia ricade nel Comune di Velletri.  La competenza della manutenzione stradale e della pulizia è della Provincia di Roma, in quanto trattasi di una strada provinciale.

Capiamo che la sporcizia a terra sia sintomo di inciviltà e che le buche siano pericolossissime ma la invitiamo a non essere così drastico rispetto alla volontà di non tornare più a visitare un paese come Nemi, un gioiello di ricchezze archeologiche e naturalistiche incastonato nel Parco Regionale dei Castelli Romani.

Rimane il fatto che l’Ente Provincia di Roma ha delle grosse responsabilità, con le buche che ci sono potrebbero verificarsi incidenti mortali. I comuni di Nemi e Velletri per le loro competenze dovrebbero sollecitare la Provincia ad un monitoraggio costante e ad effettuare una pronta manutenzione del manto stradale e pulizia dei cigli. La Provincia di Roma dovrebbe anche, per quanto ancora resterà in vita prima della mutazione in Città Metropolitana, mettere in sicurezza, approfittiamo, la strada Nemorense che porta a Genzano e che ancora ha una corsia interdetta alla viabilità.

Detto questo sul Comune di Nemi pesa una ordinanza del Tar ben precisa: ossia quella di coadiuvare i vari attori in una conferenza dei servizi risolutiva alla messa in sicurezza del costone da parte dei privati nonché alla sollecitazione di intervento da parte della Provincia di Roma. I problemi sono diversi, egregio turista pentito, è vero che l’immondizia a terra è un campanello grave di inciviltà e i Comuni devono cercare di contrastare questo fenomeno ed è anche vero che le difficoltà sono varie, ma per favore non demorda, torni a visitare il paese delle fragole.