NEMI: ENNESIMO SCANDALO SULLA SICUREZZA

 

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Transenne a Nemi in via Riccardo De Sanctis detto Vittorio, che collega la zona alta del paese con il centro storico, dove delle pietre si sono staccate dalla spalla di un ponte.

E dire che solo pochi mesi fa, il 23 ottobre 2014 per l'esattezza, l'intera vegetazione su via De Sanctis era stata oggetto di potature a nostro dire "incaute" volute da quella che ormai viene definita la (dis) amministrazione di Alberto Bertucci.

Infatti, l'amministrazione comunale aveva provveduto a far tagliare con una trincia posta su un braccio meccanico l'intera vegetazione, alberi compresi, nata a ridosso della via e sui muri di contenimento.

L'utilizzo della trincia su braccio meccanico potrebbe aver trasmesso notevoli vibrazioni alle radici delle piante (fico, edera. ecc.) nate tra gli interstizi del muro provocando quindi l'allentamento ed il successivo distacco delle pietre. I muri in questioni sono del tipo “alla romana”, realizzati con conci di peperino murati e listati con malta cementizia. Da evidenziare che manca ormai da svariati decenni una corretta manutenzione dei muri consistente nella completa estirpazione della vegetazione presente e nella risarcitura delle connessure con malta cementizia.

Ed a Nemi il tema della sicurezza dei cittadini  torna prepotentemente a impegnare le nostre colonne nella speranza che qualcuno intenda, una volta per tutte, sollecitare questa amministrazione comunale che sembra più impegnata a tamponare le proprie incapacità gestionali del territorio con l'organizzazione di eventi e manifestazioni.

Sembrerebbe addirittura che ci sia l'intenzione di creare un passaggio pedonale tra un altro costone roccioso, che in passato è stato interessato da distacchi di massi di grosse dimensioni, e il pilone del ponte che si trova all'incrocio tra la via Nemorense e la via De Sanctis. Si auspica si tratti solo di una leggenda metropolitana, in quanto il punto interessato per il passaggio pedonale non sembrerebbe proprio adatto allo scopo, anzi, a nostro dire, potrebbe mettere a serio rischio l'incolumità degli ignari passanti. 

Certo è che passare sotto i ponti di Nemi e vedere questi scenari di degrado e mancanza di interventi risolutori finalizzati alla sicurezza per poi immaginare che venga creato un passaggio pedonale a rischio caduta massi dove potrebbe addirittura passare una famiglia risulta assai paradossale e sinceramente fa accapponare la pelle. Un pò come per l'altra annosa situazione delle "cascate" a ridosso della parete rocciosa in via Salita della Chiesa dove ad oggi, dopo due anni, di segnalazioni, non risulta ancora effettuato nessun tipo di intervento.

Tirando le somme, la viabilità a Nemi è tutta una transenna: il rischio è che il piccolo paese delle fragole possa rimanere blindato e isolato. La via Nemorense da entrambi i lati di accesso al paese è transennata, la Provincia di Roma non esiste più e chissà se almeno il nuovo ente sovracomunale "Roma Città Metropolitana" vorrà prendersi la briga di interfacciarsi con il Comune di Nemi per togliere i residenti ed i visitatori da questo impaccio.