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Roma

NEMI ELEZIONI, PARLA FABRIZIO FONDI: "CIRCA 12 OPERE PROGETTATE E FINANZIATE RIMASTE FERME"

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Tempo di lettura 3 minuti Intervista a Fabrizio Fondi responsabile del gruppo Pdl di Nemi

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Chiara Rai

Mentre si aspetta l'ufficializzazione dei candidati che corrono per la poltrona di sindaco di Nemi, l'Osservatore Laziale rivolger delle domande anche al centro destra intervistando il responsabile del gruppo Pdl di Nemi.

Come giudica la situazione di Nemi

Dal punto di vista Amministrativo, il Commissario Fabio Maurano, sta svolgendo in modo egregio il suo compito nell’ambito della Gestione ordinaria che a Lui compete . Ad oggi ha svolto il suo compito risolvendo problemi ordinari senza prevaricare il ruolo, con riservatezza, ma anche con autorevole capacità.

Quindi va tutto bene

Non ho detto questo e non posso dirlo, ma non per colpa del Commissario. Purtroppo l’attività Amministrativa per motivi vari, si è fermata due anni fa. Tutto è rimasto come allora. Circa 12 opere finanziate e progettate, sul finire della giunta Biaggi, sono rimaste ferme: 11 sono ancora da cominciare 1 è ancora da ultimare (edificio di Corso Vittorio), ed il rischio concreto è che di tali opere si perdano i finanziamenti e con essi le opportunità faticosamente cercate.
Speriamo vivamente per Nemi che non si perdano i finanziamenti concessi e per questo esterniamo la nostra disponibilità a collaborare perché non accada.

Ma quali sono queste opere incompiute


Ma ce ne sono tante minute, dalla sistemazione dei fossi, a quella dei giardini, ma soprattutto e li elenco
1) progetto marciapiedi Nemorense fino alla 167
2) progetto parcheggio vicino ai padri Mercedari
3) progetto sistemazione di piazza Roma
4) progetto completamento scuola media
5) progetto ascensore piazza risorgimento
6) progetto illuminazione via di Perino
7) progetto parcheggio via delle Colombe
8) progetto sistemazione delle facciate del centro storico
9) progetto sistemazione parco di via Giulia
10) definitiva sistemazione dell’edificio di corso Vittorio
11) sistemazione fosso di san Nicola
12) sistemazione giardinetti
13) sistemazione locali campo sportivo
14) ztl elettronica
tutte opere progettate, finanziate ed in attesa di iniziare.

Ma qualcosa sara’ stato pure concluso


Certo, è stato acquistato il pulmino (inutilmente fermo al parcheggio ed in attesa di invecchiare) ed è stato completato il PSR al lago, dove del progetto redatto né è stato eseguito un terzo in meno ma con incremento di spesa, sbassando (?), chissà come e 120.000 cubetti di selce.

Parliamo allora della situazione politica


A Nemi politicamente pare esserci molta confusione.
La sinistra è come una pallina di “mercurio,” pronta a dividersi ed unirsi ad ogni stormir di fronde, ma lasciando supporre fino alla fine l’incertezza di essere “vincoli o sparpagliati”, ed è un problema loro comunque vadano le cose, prima o dopo le elezioni.
La smania di cambiamento li distingue, il loro pensiero di partito è di superarlo, pensano tutti di essere migliori e più bravi degli altri: meglio così. Hanno perso gli ideali e la coerenza sembra a loro essere un difetto. Che tristezza veder esponenti politici che saltano da un partito all’altro, da un gruppo all’altro (ma finiranno per terra), con la sola ambizione di proporsi a chiunque li accetti.
Siccome non possono esserci dubbi sulle nostre posizioni, vogliamo riconoscere a Canterani un sussulto di orgoglio e di coerenza. La politica non può essere solo frutto di compromessi, per vincere e poi litigare dopo.
Meglio andar da soli e o si vince e si governa, oppure si va all’opposizione e si controlla.
I saltimbanchi acquisiti sono soliti tradire, ovunque essi siano ed allora meglio evitarli e sono proprio curioso di conoscere chi riconoscendosi un saltimbanco risponderà a questa intervista risentendosene.
La destra forse potrebbe essere indebolita da qualche defezione, ma poi forse i cittadini comprenderanno il valore di una amministrazione che coesa e compatta ha governato per dodici anni, dando tantissime risposte, anche se tante altre sono rimaste inevase, per carenza di fondi e di mezzi (Nemi è un piccolo Comune anche se bellissimo) e confermeranno il sostegno.
La certezza di una squadra già esistente, anche se pronta e disponibile a ricevere forze nuove che si riconoscono in valori di continuità e coerenza, è anche una certezza per tutti i cittadini, di destra, di sinistra , di centro di avere referenti stabili nel tempo.
La partita è tutta da giocare, fra un centrodestra, che salvo qualche defezione in cerca di autore, è ancora fortemente rappresentativo nel territorio ed una sinistra che cerca di unire palline di mercurio rappresentative di realtà divise e contrastanti e che non riconosce il passato, ma non propone neanche il futuro.

E la vostra squadra coesa ha un candidato?

A tempo debito, e non si dovrà aspettare molto, annunceremo il nostro candidato. Ma dopo le premesse fatte, credo si sia compreso bene che la squadra è già esistente, i cittadini ci conoscono come amministratori da oltre 12 anni. Questa è la garanzia immediata che diamo ai nostri elettori. Il candidato sarà il biglietto da visita di un team che, negli anni, no ha fatto colpi di testa, un gruppo che è rimasto coeso e coerente e che non ha cambiato colore e volto nel nome di un rinnovamento di facciata. La sostanza è quella che conta.

 

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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