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Chiara Rai
Di seguito l'intervista al candidato sindaco di "Uniti per Nemi" Alberto Bertucci. Le domande poste da L'osservatore laziale sono le stesse rivolte agli altri tre candidati.
1) Perché ha deciso di scendere in campo, a prescindere dal fatto che diverse persone l'hanno scelta, Le chiedo quali sono le motivazioni che l'hanno spinta ad accettare la sua candidatura a primo cittadino di Nemi?
Io sono sempre stato impegnato sul territorio, tra la mia gente per dare un contributo alla crescita sociale e civile del paese. Ed è proprio dai cittadini che liberamente si sono costituiti dando vita al Comitato “UNITI per NEMI”, che è partita la proposta della mia candidatura a sindaco. Proposta che ho accettato in quanto sento il dovere di dare finalmente un’alternativa valida a Nemi per portare quella svolta tanto attesa da tutta la cittadinanza. Nemi è un paese che necessita di essere amministrato da persone che si impegnino veramente per risolvere i problemi, che conoscano profondamente il territorio e le sue problematiche, animati da idee e progetti chiari pronti ad essere realizzati.
2) Quale, ritiene, possano essere le criticità di Nemi che andrebbero affrontate con urgenza?
Restituire dignità e decoro ad un paese che grida aiuto per le tante ferite inflitte. Dare via ad un programma di recupero dei sentieri, delle strade e dei vicoli di Nemi frequentati da centinaia di cittadini e turisti; La riapertura della strada Nemi-Lago per troppo tempo trascurata; Ristabilire l’ordine all’interno del centro storico con particolare attenzione alla piazza principale del paese;
Ampliare la raccolta differenziata porta a porta su tutto il paese; Affiancare la scuola affinché si scongiuri la formazione di altre pluriclassi; Verificare il perfetto funzionamento della mensa scolastica affinché sia raggiunto di nuovo un eccellente grado soddisfazione da parte dei piccoli utenti che usufruiscono del servizio; Realizzare quelle infrastrutture necessarie affinché si dia la possibilità ai nemesi ed ai turisti di parcheggiare a Nemi.
3) Su quale fronte, a suo dire, la sua squadra potrebbe apportare un rinnovamento alla cittadina?
La squadra di persone che mi appoggia è profondamente radicata sul territorio, personalità che godono della stima mia e di tutti i cittadini, persone competenti e volenterosi che hanno già dato dimostrazione ognuna nel loro campo di appartenenza, di capacità professionalità e concretezza. Un gruppo motivato che vuole dare il suo contributo concreto alla crescita di Nemi.
4) Come commenta l'attuale situazione dei candidati che concorrono alla poltrona di sindaco di Nemi?
La presenza di 4 liste fa capire che tra la gente c’è una grande voglia di cambiamento radicale vero, non solo di facciata e noi interpretiamo in pieno questa volontà popolare.
5) Perché i cittadini dovrebbero votare Alberto Bertucci?
I cittadini voteranno Alberto Bertucci perchè mi hanno chiamato per quest’investitura, mi hanno sostenuto e voluto fortemente, riconoscendo quanto impegno ho profuso per Nemi, per il territorio e soprattutto per i Nemesi. Hanno sperimentato quanto è forte il mio interesse per l’intero paese, periferie comprese, troppo spesso dimenticate. I Cittadini oggi beneficiano di obbiettivi importanti da me perseguiti e messi a segno, vedi il cablaggio con la fibra ottica per il collegamento della nostra centrale telecom alla dorsale di via appia, cosi da consentire a studenti, famiglie e imprese presenti sul nostro territorio il collegamento ad internet in banda larga (ADSL). In collaborazione con i cittadini ho organizzato manifestazioni di livello nazionale; una per tutte il Campionato Italiano di Nuoto di Fondo, e grazie al nostro concittadino Fiduciario Coni, siamo riusciti a far crescere fino a puntare ad un evento Internazionale. Questo ha consentito di portare il nome di Nemi al di fuori del perimetro regionale, con grande beneficio per albergatori commercianti e ristoratori.
6) Quali sono i suoi diretti rivali politici, se ne ha?
I miei rivali sono tutti coloro che hanno ridotto Nemi in questo stato di degrado e abbandono, ed oggi con una maschera di facciata si ripropongono da dietro le quinte.
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