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Redazione
Riceviamo e pubblichiamo:
«Sentiamo il dovere di venire in soccorso alla Signora Stefania Osmari la quale ha dichiarato ai cittadini di Nemi di non conoscere la ragione per cui SEL ha deciso di lasciare la coalizione di centrosinistra. Vorremmo aiutarla a superare la sua amnesia, affinché questa non si tramuti in un’amnesia collettiva». A dichiararlo è Patrizia Corrieri, segretaria SEL Nemi, dopo che la candidata di Partecipazione Democratica lo scorso sabato, durante il confronto tra i quattro candidati, ha affermato che «ancora non ha capito la ragione per la quale una parte della sinistra ha scelto di andare da sola alle amministrative».
Per spiegarlo bisogna risalire a quando a settembre scorso Sel si è seduto al tavolo con Pd, Nemi Per Sempre e Federazione della Sinistra con l’intento di arrivare a un nome condiviso per il futuro candidato a sindaco del centro sinistra di Nemi. «Di fronte alla candidatura del giovane Edoardo Middei (figlio di osmari) SEL – spiega con evidente amarezza e stupore Patrizia Corrieri – ha invitato gli alleati di coalizione a ricorrere alle elezioni primarie perché non condivideva tale proposta. Alla nostra richiesta, il Signor Vairo Canterani ha risposto di NO, ed è per questa chiusura alle vie democratiche che le nostre strade si sono separate. Dunque è di una semplicità lampante, la motivazione, ed è facilissima da ricordare». «C’è qualcuno, invece, che ricorda PERCHÉ non appena SEL è uscita dalla coalizione, si sia poi ritirata la candidatura di Edoardo, per convergere su quella di sua madre, la Signora Osmari? Il meccanismo che ha prodotto questa scelta non risulta altrettanto chiaro. E poi – afferma la segretaria di SEL -, PERCHE' quella candidatura "indiscutibile", neppure con le sacrosante primarie di coalizione, si è volatilizzata subito dopo la nostra rinuncia per fare spazio a quella dell'attuale aspirante Sindaco di Partecipazione Democratica? «Siamo venuti a conoscenza – conclude Patrizia Corrieri – del fatto che molti esponenti di Partecipazione Democratica tentano di convincere i cittadini del fatto che sia doveroso non disperdere i voti, tanto da parlare di “voto utile”. A pensarci bene, questo atteggiamento è uguale a quello del centro destra, con le lettere lasciate nelle cassette delle poste dove Cinzia Cocchi e Alberto Bertucci continuano a screditarsi a vicenda. Ribadiamo ancora una volta, così come insegna la politica di sinistra, che ogni voto ha pari dignità ed esprime fiducia e consenso dei cittadini alle idee. In questo caso, per una Nemi migliore di quella che ci hanno consegnato gli ultimi 30 anni di mala amministrazione dove, alternandosi al governo o all’opposizione, sono cambiati i ruoli ma i personaggi sono gli stessi di quelli che oggi vediamo scritti nelle altre tre liste».
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