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Roma

NEMI ELEZIONI, BIAGGI: “NELL’UNO …….. NELL’ALTRO” DELIZIOSO QUADRETTO DI ………..

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Tempo di lettura 2 minutiBiaggi: "un solo concetto espresso da Libanori condivido e riguarda la sua ostentata, dichiarata e quasi gridata diversità dal sottoscritto."

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi al nostro direttore Chiara Rai

Caro Direttore,
scorrendo la dottissima risposta di Giovanni Libanori alla mia precedente missiva, inviata ai Lettori per il Tuo tramite, prima di essere colpito dalla filosofica dissertazione sulle radici della democrazia rappresentativa e sulla facoltà, in politica, di scegliersi l’interlocutore, sono rimasto folgorato da una perla preziosa, rimasta impigliata tra le righe di tanto Verbo.
Non credevo ai miei occhi! ….Ma sì! Proprio così! …era scritto: “Nell’uno nell’altro”, e non per indicare uno stato in luogo, una condizione logistica, una appartenenza, che so, così “intima” da connotare una entità dove si può supporre l’esistenza di un “contenuto” e di un “contenitore” che, normalmente, stanno uno nell’altro!
E’ stata dura, ma poi ho capito che la “Vox populi” intendeva semplicemente dire che Biaggi non è candidato Sindaco e non è il responsabile del Circolo PDL e quindi non è “né l’uno ……né l’altro”, perché così va scritto e non “nell’uno nell’altro”.
Sono certo che il Maestro alle Elementari fece il suo dovere ma in questo caso la responsabilità è sicuramente dell’alunno, bravo ed intelligente, sicuramente, ma, come dire, non ebbe ad applicarsi abbastanza.
Per quanto attiene al contenuto, se volessi fare un po’ di facile ironia, con un pizzico di sarcasmo (come la goccia di angostura nel bacardi), mi verrebbe da rispondere parafrasando il dialogo di un noto film: “Becero è chi il becero fa! ….ma non lo faccio !
Sulla sbandierata e goffa facoltà di scegliersi l’interlocutore in politica sono stati impiegati fiumi di inchiostro in quei tempi lontani, sfociati poi nei tragici anni di piombo. Oggi, per sintesi condivisa, la democrazia ha bisogno della interlocuzione, anche serrata ed impietosa se necessario,  e non più degli steccati impastati di arroganza, di intolleranza e di povertà di idee.
E poi, viene da chiedersi perché e da quando “Vox Populi” ha cambiato idea sugli interlocutori che intende scegliere solo tra i suoi pari, “manco” fosse Lord Byron, atteso che nella sua inclita intervista aveva indicato Biaggi in tutti i modi: come boss, come protettore di funzionari ed ispiratore di candidature.
In quel momento Biaggi godeva ancora dei favori dialettici di Libanori – vox populi, e quindi poteva essere uno dei suoi interlocutori.
Evidentemente ha cambiato idea dopo la risposta ricevuta! Chissà perché!
Infine un solo concetto espresso da Libanori condivido e riguarda la sua ostentata, dichiarata e quasi gridata diversità dal sottoscritto.
Sono perfettamente d’accordo, e, purtroppo per lui, non sono il solo a pensarlo!
Sempre tuo
Alessandro Biaggi

 


 

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