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Roma

NEMI, DISINFESTAZIONE CON PIRETROIDI: L'APPELLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA ALL'AMMINISTRAZIONE BERTUCCI

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Tempo di lettura 5 minuti Studi recentemente presentati al CNR hanno rilevato le conseguenze anche molto gravi sulla salute umana, animale e dell’ambiente nel quale vengono diffusi.

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di Angelo Parca

Nemi (RM) – Dopo il caso di Manziana e quello di Aprilia scoppia anche a Nemi la vicenda della disinfestazione con utilizzo di piretroidi.

E parte l’appello del nostro quotidiano agli amministratori di Nemi di revocare la disinfestazione come ha del resto fatto il vicino Comune di Aprilia.

Ma veniamo ai fatti. L’amministrazione comunale di Nemi fa sapere che il giorno 18 agosto dalle ore 2 alle ore 6 verrà effettuata la disinfestazione e la derattizzazione su tutto il territorio comunale. Che i trattamenti saranno effettuati con automezzi forniti di attrezzature nebulizzatrici utilizzando piretroidi in soluzione acquosa.

I cittadini di Nemi vengono quindi invitati dal Comune, nelle ore interessate, a tenere chiuse le finestre, a non stendere i panni all’esterno, a parcheggiare le auto in modo da non intralciare, infine a custodire le api e gli animali domestici. 

Riteniamo necessario oltre che doveroso mettere al corrente la collettività della gravità delle conseguenze derivanti da questo genere di disinfestazione: 
Per evitare ripercussioni pericolose su se stessi, i propri familiari, gli animali domestici e l’ambiente in generale, non basterà chiudere le finestre, ritirare i panni stesi all'esterno, far dormire in casa gli animali domestici. Infatti l’irrorazione aerea di sostanze chimiche in presenza di vento, gli insetticidi, dal punto in cui vengono irrorati, si spargeranno anche fino a oltre un Km e mezzo di distanza.
– I prodotti chimici si depositano su ogni superficie, che sarà quindi necessario pulire e bonificare, per non essere a contatto della sostanza chimica o ingerirla.
– Dopo le irrorazioni non sarà più possibile consumare frutta e ortaggi dei propri orti e giardini.
– Anche l’acqua di eventuali piscine potrà procurare immediati problemi alla pelle.
– Camminando su superfici trattate, la sostanza insetticida verrà automaticamente portata anche all'interno delle abitazioni.
– Il surriscaldamento dei muri delle case, determinerà una esasperata evaporazione e nebulizzazione aereosolica, con la ricaduta delle sostanze tossiche all’intorno e sulle abitazioni vicine. Praticamente, se gli occupanti della casa accanto a chi disinfesta non desiderano l’irrorazione, verranno costretti a subirla egualmente, e avranno il loro ambiente domestico contaminato da veleni chimici permanenti per anni, con tutte le conseguenze del caso.
– Gli insetticidi, depositandosi ovunque, contribuiscono ad inquinare le falde acquifere e le acque di superficie (119 sono i diversi tipi di pesticidi rinvenuti nelle acque italiane).
– Dette sostanze sono, tra l’altro, in grado di inibire la preziosa azione di alcuni enzimi contro il pericolo di stress ossidativo, considerato origine e concausa di molte gravi malattie (Alzheimer, Parkinson, Creuzfeld – Jacob, diabete 2, sclerosi a placche, alcune forme di cancro).
Agiscono su ogni specie vivente: insetti non nocivi quali farfalle, api, cicale, lucciole (non a caso oggi in estinzione), uccelli, animali domestici, ecc., ma in particolare proprio sui predatori (pipistrelli, libellule, gechi, uccelli insettivori) delle stesse zanzare che, di conseguenza, divengono sempre più numerose.
– Anche gli animali domestici corrono dei rischi, perché camminano sulle zone trattate, si leccano e mangiano l’erba inquinata.
– Inoltre, gli insetticidi chimici, accumulandosi con gli altri inquinanti presenti nell'ambiente, avranno degli effetti cronici sinergici, reagendo tra di loro, oppure reagendo con l’organismo in modo differenziato ma cumulativo e determineranno una serie di gravi sindromi anche sulla salute umana.

NOTIZIE RELATIVE AGLI EFFETTI SULLA SALUTE DERIVANTI DA UTILIZZO DI PIRETROIDI
–    I Piretroidi sono sostanze chimiche che tendono a concentrarsi nei tessuti ad elevato contenuto lipidico come quello nervoso, sul quale agiscono disturbando la trasmissione degli impulsi lungo i nervi e il loro meccanismo d'azione è lo stesso, sia negli insetti che nei mammiferi.
–    Benché fino a poco tempo fa i piretroidi siano stati considerati “sostanze moderatamente pericolose” per l’uomo, gli studi recentemente presentati al CNR hanno rilevato, al contrario, le conseguenze anche molto gravi sulla salute umana, animale e dell’ambiente nel quale vengono diffusi.
–    Recenti studi hanno evidenziato come alcuni Piretroidi abbiano gravi effetti sulla salute umana, come ad esempio neurotossicità sui soggetti giovani, in età dello sviluppo, con induzione di morte dei neuroni e problemi con i prodotti di metabolizzazione da parte dell'organismo.
–    L'inalazione di repellenti a base di piretroidi, durante i primi anni di vita del bambino, possono portare ad effetti negativi causando notevoli alterazioni che interessano il sistema nervoso centrale ed in particolare la barriera emato-encefalica BBB. I danni sono stati identificati in particolare a livello micromolecolare e suggeriscono effetti cronici sul cervello.
–    Gli studi del CNR francese e di Antidote Europe, con la Tossicogenomica, hanno dimostrato, che molti prodotti commerciali di largo utilizzo, considerati poco tossici, in realtà hanno la capacità di alterare l’espressione genica determinando danni cronici.
–    In particolare la Permetrina, ritirata dal commercio come pesticida in agricoltura, ma presente nei capitolati di alcuni Comuni relativi alle disinfestazioni, e utilizzata come antiparassitario per uso esterno (collari, polveri, spray) per cani, causa al 96.9% dei gatti esposti, anche solo per contatto occasionale, gravi sintomi di avvelenamento (fino alla morte).
–    In molti prodotti la tossicità è amplificata dalla presenza di Piperonyl-Butoxide, che protegge i Piretroidi, allungandone la durata nell'ambiente ed aiutando la loro penetrazione all'interno del corpo degli artropodi. Questa sostanza, a sua volta, è dannosa per gli ambienti e gli organismi acquatici ed è considerata cancerogena dall’Environmental Protection Agency degli USA.
–    Per quanto riguarda la pericolosità delle sostanze chimiche usate, vale la pena di leggere anche le Schede Tecniche degli stessi disinfestatori


Per tutti questi motivi ci rivolgiamo direttamente al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci quale massima autorità a tutela della salute del territorio, ai delegati all'Ambiente e ai Consiglieri di opposizione Cinzia Cocchi e Stefania Osmari, allegando la relazione dell’ISPRA, [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA RELAZIONE DELL'ISPRA ] chiedendo di annullare la disinfestazione programmata in base all'applicazione del Principio di Precauzione.
 

AGIRE IN MODO DIVERSO SI PUÒ
 Il Comune di APRILIA, dopo aver recepito i dati emersi durante la suddetta Conferenza Stampa presso il CNR,  ha deciso di sospendere ogni disinfestazione chimica a partire da quest’anno.

Perché il Comune di Nemi non fa altrettanto?
Perché il Sindaco Alberto Bertucci ha deciso di ignorare i dati più recenti della Ricerca Scientifica, il Principio di Precauzione e la sua responsabilità di massimo Garante Sanitario del Territorio?
Di fronte all’accertata pericolosità di certe sostanze di sintesi, noi riteniamo di non poter ignorare la parola degli esperti e di dover agire subito, nel divenire di azioni antropiche nocive e tossiche.

COSA PUÒ FARE UN CITTADINO?
Inviare con urgenza al Sindaco un fax al numero 06/9368071, una mail con Posta Certificata indirizzata a segreterianemi@pec.provincia.roma.it oppure due righe scritte protocollate, oppure scrivendo al nostro giornale all'indirizzo email info@osservatorelaziale.it (penseremo noi a girare per Pec la Vostra richiesta al Sindaco) con una diffida per l’interruzione immediata dei trattamenti inutili e tossici, indicando dati personali o dell’Associazione e facendo riferimento a tutti gli Studi e alla Conferenza Stampa tenutasi il 7 marzo del 2014 presso il C.N.R. – Consiglio Nazionale delle Ricerche

NOI COME QUOTIDIANO LO FACCIAMO
Chiediamo perciò al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, come Autorità responsabile della Salute:
Che il Comune di Nemi diventi al più presto un Comune “depesticizzato” e quindi sano, nel vero senso del termine. Ricordando che per quanto riguarda zanzare e topi, ci sono rimedi alternativi che li possono contrastare, senza mettere a rischio la salute, il benessere dei cittadini e la salubrità del territorio.

PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIÙ:


1) Dannosità dei pesticidi e degli insetticidi nelle aree urbane e loro alternative naturali ISPRA

2) C.N.R. – Consiglio Nazionale delle Ricerche Tavola Rotonda – Conferenza Stampa
“INSETTICIDI: LORO APPLICAZIONE ED EFFETTI IN AREE ANTROPIZZATE”

3) Relazione conclusiva


4) Insetticidi in casa e all'aperto


5) I Piretroidi


6) Gli Organo fosforici


7) Prof. Luigi Campanella
Università di Roma “La Sapienza”

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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