Roma
NEMI, DENUNCIATI TECNICI COMUNALI E IMPRENDITORI. SOTTO SEQUESTRO COMPLESSO RESIDENZIALE
Tempo di lettura 4 minutiLa segnalazione è partita da una denuncia tramite le colonne del nostro quotidiano L’Osservatore d’Italia il 5 agosto 2012
Tempo di lettura 4 minutiLa segnalazione è partita da una denuncia tramite le colonne del nostro quotidiano L’Osservatore d’Italia il 5 agosto 2012
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10 anni faon
di Chiara Rai
Nemi (RM) – A Nemi si chiude un altro filone di una inchiesta che l’Osservatore d’Italia ha seguito per ben due anni: Sequestrate “Le Ville nel Parco” nella zona di Nemi alta perché realizzate in violazione alla legge. Nell’ambito delle attività sono stati denunciati due tecnici comunali e due imprenditori; la lottizzazione è risultata di fatto abusiva con irregolarità nella destinazione d’uso degli edifici, l’illecito frazionamento delle unità abitative e difetti nel rilascio delle autorizzazioni idrogeologiche e paesaggistiche.
IL FATTO
Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Velletri e riguarda il complesso della “ex casa generalizia società del verbo divino”. Le violazioni riscontrate dalle indagini effettuate dagli inquirenti coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giuseppe Travaglini hanno fatto emergere violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Nemi in favore delle società costruttrici. Il complesso immobiliare sequestrato è composto da vari edifici suddivisi in otto unità abitative, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro, modificate nella destinazione d’uso, frazionate e destinate alla vendita. La Polizia Giudiziaria insieme ai carabinieri della Stazione di Nemi diretti dal maresciallo capo Fabio Adinolfi hanno eseguito un decreto di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Velletri.
COME E’ INIZIATA L’INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA
La segnalazione è partita da una denuncia tramite le colonne del nostro quotidiano L’Osservatore d’Italia da parte dell’ex sindaco Vairo Canterani, [ Articolo del 5 agosto 2012 – NEMI, VAIRO CANTERANI SCRUTA LE NUOVE "VILLE NEL PARCO" E LANCIA UN MONITO ALLE OPPOSIZIONI:"VIGILATE CON CORAGGIO E ASSIDUITA'!" ] esponente politico di sinistra. Fu proprio Canterani il 5 agosto del 2012 a lanciare un monito alle opposizioni affinché vigilassero perché appariva molto strano che stesse nascendo un complesso residenziale proprio nel cuore del Parco Regionale dei Castelli. Vairo chiese, in quella occasione, chi avesse rilasciato le autorizzazioni e basandosi su quali leggi. L’ex sindaco si accorse di questo tentativo di lottizzazione in quanto vi era, di fronte il complesso residenziale, un grande striscione pubblicitario dello stesso in bellavista. La pubblicità fu poi repentinamente tolta dopo che il nostro quotidiano pubblicò l’articolo con la foto dello striscione. Anche l’ex assessore all’Urbanistica di Nemi ing. Luigi Caporicci diede subito delle risposte in merito asserendo che la pubblicità fatta, evidenziava la necessità di un accertamento, in quanto, il PRG e le norme di tutela (tutte) che gravano sul sito, non avrebbero consentito nuovi edifici, ne cambi di destinazione d’uso, né modifiche del piano di campagna, né interventi di modifica dell'assetto idraulico e della permeabilità di viali e giardini.
A quel proposito fu lanciato un appello al sindaco di Nemi Alberto Bertucci affinché facesse fare verifiche sul caso. Ma a quel punto le indagini dei carabinieri della stazione di Nemi su incarico del Sostituto Procuratore dr Giuseppe Travaglini della Procura di Velletri erano già repentinamente iniziate.
LE NOSTRE INDAGINI
Dopo ricerche e riscontri abbiamo evidenziato che c’era un documento del Parco Regionale dei Castelli Romani che l’8 gennaio del 2010 rilascia all’amministratore di “AEDES ITALICA S.p.a.” tale Giorgio Cumino un nulla osta valido per cinque anni per “lavori di sistemazione servizi a reti”.
Nel nulla osta del Parco Regionale dei Castelli Romani si legge testualmente: “Considerato che l’opera ricade in zona L – attività agroforestali, del P.R.G. del Comune di Nemi e Considerato che dall’esame istruttorio dell’Ufficio Tecnico dell’Ente è risultato che le opere previste in detto progetto, per il loro carattere, possono ritenersi compatibili con il contesto ambientale”. Dunque si capisce che il Parco nel rilasciare il Nulla osta si basò sull’esame istruttorio dell’allora ufficio Tecnico comunale. Fatte queste due considerazione il Parco mette in chiaro che il nulla osta si rilascia a condizione che sia mantenuta la permeabilità dei suoli e siano ripristinati i luoghi in origine.
L’ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha quindi dichiarato che “le opere previste in detto progetto, per il loro carattere, possono ritenersi compatibili con il contesto ambientale”. Cosa abbiamo fatto, per capirne di più? Siamo andati sul sito ufficiale del Comune di Nemi e, nell’albo pretorio, a nome di “Giorgio Cumino” risultano esserci due permessi di costruire uno datato 5 gennaio 2011 (richiesta pubblicazione albo pretorio permessi di costruire N. 1 E 2 DEL 2011. pratica edilizia n. 1459 anno 2009 Cumino Giorgio permesso a costruire n. 1/2011) e l’altro sempre con la stessa data (Permesso Di Costruire D.p.r. 380/2001 – richiesta pubblicazione albo pretorio permessi di costruire N. 2 del 05/01/2011. pratica edilizia n. 1458 anno 2009 Cumino Giorgio PERMESSO A COSTRUIRE N. 2/2011) ma purtroppo i due allegati non sono risultati consultabili. Peccato che quei permessi non avrebbero dovuto essere rilasciati.
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